Il cioccolato entro i prossimi 30 anni potrebbe scomparire. Ecco perchè

Viviamo in una società in cui il progresso tecnologico mette a disposizione strumenti sempre più avanzati per migliorare la vita delle persone e semplificare anche il lavoro di determinate aziende, soprattutto in settori specifici, e mentre gli anni passano continua ad avvicinarsi sempre più  il momento in cui sarà necessario fare i conti con questo progresso della società. Tra le conseguenze principali rientrano l’inquinamento ambientale che continua a ripercuotersi sul nostro pianeta portando all’estinzione di determinate specie animali e non solo.

Da tempo si discute della possibilità che, in futuro, la carne potrebbe diventare un alimento sempre più costoso, per far fronte all’incremento della richiesta globale in aggiunta all’impatto che gli allevamenti hanno sull’ambiente. Qualcosa di analogo, a quanto pare, potrebbe accadere anche con uno degli alimenti più amati da milioni di persone nel mondo. Parliamo della cioccolata, e della possibilità che entro i prossimi 30 anni possa diventare sempre più difficile da trovare.

La cioccolata è un alimento amato da milioni di persone, e non è difficile credere che riesca a generare un giro d’affari che supera i 100 miliardi di dollari nel mondo, considerando l’enorme quantità di prodotti realizzati e venduti e le tante attività che puntano esclusivamente su questo prodotto.

Il motivo di quanto appena detto risiede nei cambiamenti climatici che mettono in pericolo determinate zone del pianeta. Per realizzare la cioccolata è necessario usare le piante di cacao che crescono solo in alcune zone del pianeta. I cambiamenti climatici, entro i prossimi 30 anni, rischiano tuttavia di cambiare le condizioni dell’ambiente, impedendo la crescita delle piante di cacao e, quindi, mettendo in pericolo anche la produzione di cioccolata.

Alcuni dei principali paesi che producono cacao, tra cui Ghana, Costa d’Avorio, Nigeria e Camerun saranno quindi costrette a trovare nuove zone dove le condizioni climatiche consentano la crescita del cacao. Un’alternativa potrebbe essere quella finanziata dal colosso statunitense specializzato nella produzione di dolci, Mars, che ha investito 1 miliardo di dollari per ridurre le emissioni inquinanti del 60% entro il 2050 e, inoltre, produrre delle piante di cacao geneticamente modificate, in grado di crescere anche in condizioni climatiche difficili.

Ma a complicare la situazione, oltre ai cambiamenti climatici, c’è anche l’aumento esponenziale della richiesta di cioccolato, proveniente soprattutto dai paesi asiatici, a fronte di una produzione di cacao che, invece di crescere, diminuisce anno dopo anno.

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