Cellulari: l’uso prolungato provocherebbe problemi al braccio

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Era il lontano 1983 quando il primo telefono cellulare, modello DynaTAC 8000x, prodotto da Motorola e dalle dimensioni tutt’altro che ridotte, ha raggiunto il mercato consumer, e da allora questo settore è cresciuto in maniera esponenziale permettendo di assistere alla commercializzazione di dispositivi dalle dimensioni sempre più ridotte e con funzionalità avanzate fino alla nascita degli smartphone, che fanno ormai parte della vita di milioni di persone e, per alcuni, sono uno strumento di cui non è possibile fare a meno.

I pregi dei cellulari sono certamente molti, permettendo di accedere anche quando ci si trova fuori casa ad una vastissima quantità di funzioni molto utili per comunicare con amici e membri della propria famiglia, ma molteplici possono anche essere i difetti. E se negli ultimi anni al centro dell’attenzione sono stati i possibili effetti che i campi elettromagnetici possono avere sul cervello, un nuovo studio italiano pone invece l’attenzione sui possibili effetti negativi che un uso prolungato del cellulare può avere sul braccio.

Sarà capitato a tutti, almeno una volta, di essere rimasti al telefono per molto tempo trovandosi poi ad avere il braccio indolenzito, ed è proprio su questo aspetto che si concentra una ricerca condotta dall’Istituto di Neurologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e del Policlinico Gemelli di Roma pubblicato sulla rivista Clinical Neurophysiology.

In questo caso lo studio non si concentra sul fatto che l’uso eccessivo di cellulari possa generare problemi, legati ai campi elettromagnetici, aumentando i rischi di tumore al cervello, piuttosto pone l’attenzione sugli effetti meccanici generati dalla postura del braccio con l’uso prolungato del cellulare.

I ricercatori hanno evidenziato che, nel momento in cui si usa il cellulare, le persone devono necessariamente tenere il braccio piegato per poterlo utilizzare, e soprattutto quando si rimane al telefono per lungo tempo, si sottopone il braccio ad un eccessivo stress meccanico che ha, inevitabilmente, un effetto sul nervo del braccio, chiamato nervo ulnare, collegato alle ultime due dita della mano. Ecco, quindi, che al termine di una lunga telefonata, si possono incontrare problemi come dolori al braccio e sensazione di formicolio, che in maniera continuata possono avere inevitabili effetti negativi sul braccio.

Lo studio ha coinvolto 58 pazienti affetti da sintomi legati al nervo ulnare e 56 pazienti senza alcun problema. Attraverso una chiamata al cellulare della durata di 18 minuti, i ricercatori hanno notato che nei pazienti affetti da sintomi, il nervo ulnare invia segnali nervosi ad una velocità inferiore, e ciò accade già dopo pochi minuti di chiamata.

Per evitare problemi del genere, i ricercatori consigliano quindi di prendere provvedimenti molto semplici, ma che possono certamente aiutare. Il primo è di usare sempre auricolari, soprattutto per lunghe telefonate, in modo da evitare lo stress al braccio provocato dalla postura. In alternativa, durante l’uso prolungato del cellulare, per prevenire problemi è sufficiente cambiare regolarmente il braccio con cui si regge il telefono.

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