2.7 milioni di italiani senza cibo. Coldiretti e Campagna Amica lanciano la “spesa sospesa”

La crisi economica che negli ultimi anni ha colpito indistintamente milioni di persone anche in Italia ha provocato delle conseguenze enormi che hanno generato la perdita di posti di lavoro e risorse che, inevitabilmente, hanno incrementato sensibilmente la schiera di nuovi poveri che vivono in condizioni di seria difficoltà economica tanto da non riuscire, in alcuni casi, a mettere un piatto a tavola. E’ in queste situazioni che la solidarietà nel nostro paese gioca un ruolo fondamentale, grazie alle tante associazioni che si occupano di aiutare le persone in difficoltà come la Caritas e il Banco Alimentare, ma non solo.

Nonostante questo i numeri della povertà nel nostro paese hanno raggiunto livelli impressionanti che in questi giorni la Coldiretti ha fotografato con l’ultimo rapporto “La povertà a tavola”, presentato in occasione del Villaggio della Coldiretti presso i Giardini Reali a Torino. Un’occasione che oltre a fare il punto sulla situazione attuale, ha permesso di presentare una importante iniziativa che prende il nome di “spesa sospesa“, che punt a diventare un progetto strutturale che duri nel tempo.

Del resto i dati diffusi da Coldiretti parlano da soli. Nel 2017 sono 2.7 milioni le persone in Italia costrette a rivolgersi alle mense per i poveri o ad usare i pacchi alimentari per potersi nutrire. E sempre più spesso si tratta dei cosiddetti nuovi poveri che comprendono pensionati che percepiscono una pensione troppo bassa, persone che hanno perso il lavoro e famiglie con bambini. Circa 200.000 gli anziani over 65, quasi mezzo milione di bambini al di sotto dei 15 anni e oltre 100.000 senzatetto.

Per questo Coldiretti in collaborazione con Campagna Amica, hanno lanciato l’iniziativa della “spesa sospesa”. L’intento è quello di prendere esempio dalla tradizione napoletana del “caffè sospeso”, che consente di pagare un caffè in più al bar che, in seguito, potrà essere ordinato da qualcuno che non può permetterselo. Con la “spesa sospesa” i visitatori del mercato organizzato nel centro di Torino hanno avuto la possibilità di acquistare degli alimenti da donare ai più bisognosi. Le risorse alimentari raccolte, oltre 1 tonnellata di cibo, sono state poi donate alla Caritas.

La speranza, tuttavia, è che l’iniziativa della “spesa sospesa” diventi un progetto strutturale che possa contribuire ad aiutare quelle persone bisognose che, oggi, non hanno cibo a sufficienza nel nostro paese. Una realtà sconcertante considerando che in Italia, nonostante la maggiore attenzione rispetto al passato, lo spreco alimentare soprattutto domestico ma anche nella ristorazione, registra numeri spaventosi. Si stima in 16 miliardi di euro il valore del cibo che finisce ogni anno nella spazzatura.

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