Scienziati hanno scoperto che lacrime e saliva possono produrre elettricità

L’attività di ricerca in ambito scientifico gioca un ruolo fondamentale nelle nostre vite, essendo proprio quest’attività necessaria per conoscere in maniera più approfondita le capacità del corpo umano e diverse terapie che possono aiutare nella lotta a determinate patologie. Gli investimenti destinati a questo settore, a livello globale, appaiono quindi molto importanti, soprattutto quando arrivano risultati che svelano informazioni che potrebbero, in futuro, dare un valido contributo.

Un esempio piuttosto interessante è quello venuto alla luce da una ricerca condotta da un team dell’Università di Limerick, in Irlanda, e pubblicato sulla rivista Applied Physics Letters. I ricercatori sono riusciti a scoprire che da lacrime e saliva è possibile produrre elettricità, una scoperta importante che nel futuro potrebbe dare un importante contributo nel settore biomedico.

Ma in che modo secrezioni del nostro corpo, come appunto lacrime e saliva, possono essere utilizzate per produrre elettricità? La scoperta, fatta dai ricercatori dell’Università di Limerick, in Irlanda, spiega con attenzione proprio questo processo. Il merito deve essere attribuito ad una proteina contenuta in saliva, lacrime ma anche in altre sostanze, come ad esempio latte e uova, conosciuta con il nome di lisozima.

Questa particolare proteina è in grado di produrre una forma di energia conosciuta come piezoelettricità, che può essere manipolata per produrre elettricità. Per ottenere questi risultati, i ricercatori irlandesi hanno utilizzato un film di lisozima in forma in cristalli, pressati tra due vetrini. Proprio la pressione ha generato energia meccanica che, a sua volta, può essere trasformata in elettricità.

Le capacità piezoelettriche della proteina appena descritta sono paragonabili a quelle del quarzo, ma essendo di provenienza biologica le sue applicazioni future appaiono molteplici.

L’importanza dei risultati ottenuti da questa ricerca è da trovare proprio nella futura adozione di questa proteina in grado di produrre elettricità per sviluppare avanzati dispositivi biomedici in grado di alimentarsi autonomamente. Trattandosi di un materiale biologico prodotto da lacrime e saliva, il lisozima potrebbe essere adattato per sviluppare nuovi strumenti biomedici, dai rivestimenti per la somministrazione graduale di medicine fino a dispositivi più complessi come le protesi.

Di fatto, i cristalli di lisozima erano già stati studiati molti anni fa, ma i ricercatori irlandesi sono stati i primi a confermare le proprietà piezoelettriche dei cristalli di questa proteina, che richiederà ulteriori approfondimenti per studiarne meglio le future applicazioni.

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