Renault Twingo con look che torna alle origini, ma ovviamente full-electric

Arriverà presto una Renault Twingo dal design che riprende quello originale della prima  versione, ma stavolta sarà elettrica.

Nel settore automobilistico raramente si improvvisa, poiché i costi e i tempi di sviluppo sono elevati. Stavola però la Renault ha improvvisamente cambiato rotta rispetto ai piani pluriennali annunciati nel 2021. La nascita nella nuova Renault 5 e-teach si è rivelata più complessa ed onerosa del previsto. Sia i costi di produzione (il costo delle batterie sono raddoppiate) e così il costo finale di una vettura che non sarà un’utilitaria come la progenitrice, ma auto di nicchia (tipo la 500 -e  per intenderci), con comfort, Adas e sistemi di guida e infotainment di ultima generazione. Insomma il prezzo finale sarà ben al di sopra dei € 20.000. Da questa considerazione, dallo studio dei propulsori e delle batterie è nata una nuova idea, più economica e quindi alla portata dei consumatori. Una vettura più semplice, più piccola,  con propulsore meno sofisticato, minore autonomia. Una vera utilitaria.

Nel cuore dei Francesi e degli amanti del Brand Renault, un prodotto ha segnato un’epoca e ha lasciato un vuoto, la Twingo. L’attuale (una smart a 4 porte ritoccata e semplificata a trazione posteriore) non è una vera Twingo, ne ne ha le fattezze. Ecco allora l’idea e la soluzione.

Per mantenere la sua promessa sotto i 20.000 euro, la futura Twingo, prodotta in Europa, condividerà molti punti tecnici comuni con la R5 E-Tech, realizzata quindi sulla piattaforma CMF-B/EV – ribattezzata “AmpR Small” – già condivisa con Clio e Dacia Sandero in una variante leggermente più leggera. A differenza della R5, la Twingo, che ritorna a trazione anteriore, potrebbe ereditare una batteria LFP (litio ferro fosfato) meno costosa da produrre rispetto a una batteria agli ioni di litio standard della R5 E-Teach e Mégane E-Tech.

Il retrodesign per l’aspetto estetico può essere una strategia commerciale che sfrutta le corde dell’immaginario e della memoria per innescare il desiderio di un prodotto, nuovo ma collegato al ricordo e al passato. Allo stesso tempo avviene il passaggio al nuovo sistema di trazione elettrica.

La R5 E-Teach sarà anche prodotta in Francia, a Douai, su una piattaforma Clio modificata, ma i metalli della sua batteria provengono ancora dai paesi asiatici, i cui prezzi variano a piacimento (c’è stato un innalzamento negli ultimi due anni di circa il 40% sulle batterie). Inoltre, alcune scelte tecniche, come l’adozione di un asse posteriore multi-link, miglioreranno le prestazioni su strada ma non ridurranno i costi.

Molte Case automobilistiche Europee che si stanno affacciando a questa tipologia di trazione, stanno incontrando le medesime difficoltà del contenimento dei costi. Purtroppo le batterie importate subiscono variazioni di prezzo imposti dai produttori che detengono il Mercato (un tempo era il petrolio). C’è la necessità di produrre “in casa” le batterie (se e quando ci si riuscisse) per avere prodotti concorrenziali per qualità e costi di produzione.  Anche Stellantis con la nuova e-C3 sta costruendo una piattaforma unica per più brand (Ciroen-Peugeot- Fiat- Opel-Alfa e Lancia), ridurre quindi i costi di produzione per rimanere concorrenziali in ogni aspetto della produzione. Le batterie influenzano per un buon 40% il costo finale del prodotto.

Stanno arrivando dall’oriente nuovi Marchi e veicoli molto competitivi. Moti già sono arrivati con Nomi europei, ma che di Europeo non hanno nulla. Sono di fatto prodotti “cost breaker” che come DR- EVO- SPORTEQUIPE (che si titolano “una storia italiana”?), di fatto ormai importano e distribuiscono e non producono ne assemblano quasi più nulla. Anche la storica fabbrica Inglese MG è ormai un “Logo”, di fatto sono tutte auto Cinesi, validissime e di buona qualità e che essendo molto concorrenziali, difficili da contrastare a livello commerciale.

La Twingo avrà anche questo compito ambizioso e difficile, contenere e mantenere la Leadership commerciale in Casa ed in Europa, con un prodotto di qualità e dalle prestazioni e sicurezza al livello dei migliori standard, pur essendo un’utilitaria con costi contenuti (per il periodo storico che stiamo vivendo…..€ 20.000 per un’utilitaria elettrica è sempre una cifra elevatissima).

Cosa potrebbe esserci di più simbolico di questa sorta di  “restomod Twingo” per invogliare i futuri acquirenti partecipare all’avventura? Disegnata in reazione a un contesto economico e industriale in evoluzione, dimostra tuttavia la capacità di reazione e adattamento del produttore . Aspettiamo di vedere questa moderna Araba Fenice, risorgere nel 2026, dalle proprie ceneri e rimodellarsi ai nuovi tempi che stiamo vivendo……elettrificati.

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