Alcuni decenni fa, per nessuna ragione apparente, un gruppo di donne in tutto il mondo improvvisamente partorì nonostante non fosse incinta. Sir Reginald Hargreeves (Colm Feore), l’uomo più ricco e avventuroso del mondo, adotta quanti più bambini possibile e li cresce per essere una squadra di supereroi, perché tutti (o almeno la maggior parte di loro) hanno superpoteri.
Ora i bambini sono tutti cresciuti, Hargreeves è morto, e tutti sono tutti incasinati dalle circostanze ridicole della loro educazione. Questo è l’aggancio al centro di The Umbrella Academy di Netflix – un adattamento del fumetto di Gerard Way e Gabriel Bá con lo stesso nome – ed è un ottimo aggancio. La parte più intelligente di questo, però, è che questa non è in realtà una decostruzione in stile Watchmen del genere dei supereroi; si tratta di una strana famiglia che si è allontanata per vari motivi e ora deve tornare insieme per salvare il mondo ancora una volta.
Il problema è che lo spettacolo in sé non sembra comprendere i suoi più grandi punti di forza. Il design della produzione, per prima cosa, è incredibile. The Umbrella Academy ha il giocoso kitschiness di Wes Anderson e l’evidente assurdità di Tim Burton, senza cedere alle peggiori pulsioni di entrambi. The Umbrella Academy, però, è anche uno show in cui i personaggi sono al loro meglio quando sono tutti insieme, nonostante bisticci e scherzi, ma la trama li tiene separati solo per il gusto di trascinare le grandi rivelazioni.
I protagonisti di The Umbrella Academy
Questo è particolarmente chiaro nel modo in cui vengono introdotti i membri della famiglia Hargreeves. I ragazzi non ricevevano nomi dal loro padre adottivo – invece li numerò in ordine di importanza per la sua squadra di supereroi- ma da allora si sono dati dei nomi per diminuire la sua influenza opprimente sulle loro vite. Scopriamoli:
- Il numero uno è ora Luther (Tom Hopper), un uomo con super-forza e un corpo misteriosamente enorme, anche se la spiegazione del motivo per cui tiene solo la testa esposta sarà facile da indovinare per chiunque abbia letto il fumetto.
- Il numero due è Diego (David Castañeda), un vigilante mascherato che può fare alcuni trucchetti soprannaturali con i coltelli e stranamente sembra essere colui che si è adatto meglio ad una vita senza la sua squadra.
- Il numero tre è Allison (Emmy Raver-Lampman), una famosa celebrità che può controllare le persone ma rifiuta misteriosamente di usare il suo potere o parlare di sua figlia.
- Il numero quattro è Klaus (Robert Sheehan), un tossicodipendente che può comunicare con i morti ma, ancora una volta, lotta misteriosamente contro il suo stesso potere.
- Il numero cinque (Aidan Gallagher) ha il potere di teletrasportarsi da un luogo ad un altro, ed è misteriosamente scomparso da bambino.
- Il numero sei (Justin H. Min) è morto misteriosamente da bambino.
- Il numero sette è Vanya (Ellen Page), un appassionata di violini che è assolutamente, totalmente, completamente normale … in misura misteriosa.
La serie ha avuto un enorme successo e la piattaforma Statunitense ha già in programma la seconda stagione. Non resta dunque che aspettare che Netflix riveli maggiori informazioni sulla produzione della nuova stagione.