Tassista ubriaco uccide un commerciante tagliandogli la gola

omicidio

Nino Sorrentino non ce l’ha fatta. Chi è accorso in suo aiuto lo ha trovato riverso in una pozza di sangue. Il suo omicida, dopo forti urla e un’accesa lite lo ha colpito con una bottiglia, prima in testa e poi al collo tagliandogli la gola. Ai soccorritori la situazione è apparsa subito gravissima. L’uomo è stato trasportato al reparto di terapia intensiva dell’Ospedale Santo Spirito di Roma, ma purtroppo è spirato poche ore dopo.

Nino Sorrentino aveva 76 anni, la sua vita era la sua attività. Il suo negozio in zona Prati, di Vino e Olio a via Premuda, proprio vicino a Piazzale Clodio è aperto da trent’anni. Non aveva ne moglie ne figli, ma una sorella e un nipote ora disperati per la perdita. L’omicidio è avvenuto in tarda notte, Verso mezzanotte e mezza il tassista, Joelson Bernasconi, si è  fermato nel locale di Vino e Olio  che è aperto  fino a tarda notte. Dopo aver bevuto molto, in stato di ebbrezza evidente e molesto  ha preteso in maniera provocatoria dell’altro alcol. Secondo  una prima ricostruzione dei fatti, il commerciante deve essersi rifiutato di vendergli altre bevande e ciò ha portato all’eccesso sfogo e alla lite che si è manifestata in una violenta aggressione  Alla lite hanno assistito dei passanti, richiamati dalle grida, che hanno po dato l’allarme ai carabinieri.

 

Il  tassista di 33 anni, di origini brasiliane, è stato trovato completamente ubriaco nel suo taxi. Addormentato ed in evidente stato confusionale. Ha provato anche a fuggire ma è stato bloccato e arrestato dai carabinieri della Compagnia trionfale.

carabinieri

Ancora violenza nelle nostre strade. Ancora una vittima di abusi e molestie. L’alcool stavolta è stato il mezzo che ha portato alla manifestazione di atteggiamenti Eccessivi. Ci sono comportamenti di evidente arroganza nel traffico, nel rapportarsi con gli altri, lo scatto di nervi è immediato incontrollato di notte nelle città semi deserte e che nascondo meglio atteggiamenti violenti e irrispettosi di tutto e tutti. Stavolta si è palesato, per un abuso di alcool, misto a stanchezza e chissà quale altro  tarlo che ha occupato la testa di Joelson Bernasconi. Queste cose non devono succedere, non possono succedere. Un uomo è morto mentre lavorava. Una vittima della nostra società sempre più marcia. Chissà quante altre di queste manifestazioni avvengono nelle notti, nei locali delle nostre città. Stavolta c’è scappato il morto e non è giusto è impensabile che accadano queste cose a Roma, in Italia.

 

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