Gomitolorosa torna a Roma, villa Ada sabato 10 Giugno

In occasione della Giornata Mondiale del Lavoro a Maglia in Pubblico, torna, per il quinto anno consecutivo, la festa di Gomitolorosa nel Parco di Villa Ada, a Roma: il 10 giugno, dalle 11 alle 18, una festa per bambini e adulti, con laboratori di uncinetto, incontri e giochi a tema.

La onlus Gomitolorosa metterà a disposizione gratuitamente gomitoli di lana solidale mentre esperte magliaie creeranno dei laboratori gratuiti di maglia e uncinetto, mostrando come realizzare simpatici gadget da portare a casa.

Il World Wide Knit In Public Day (http://www.wwkipday.com/), nato dalla mente di Danielle Landes, è un evento seguito e onorato in tutto il mondo al fine di rendere visibile la maglia e favorire la socializzazione tra appassionate e appassionati.

Quest’anno realizzeremo insieme deliziosi, gioiosi e utili ASTUCCI, facili da realizzare, dove riporre i nostri accessori.

L’invito è esteso a tutti, adulti, bambini, giovani, anziani, uomini, donne, ognuno potrà lavorare al proprio lavoro manuale o partecipare alle proposte delle volontarie o chiedere il supporto per qualche tecnica particolare. Una volontaria sarà dedicata ai bambini, per creare insieme tante catenelle che si trasformeranno in bracciali e collane!!!

Vi aspettiamo sabato 10 giugno dalle 11 alle ore 18 al Parco di Villa Ada di Roma, vi faremo trovare comode sedie e tavoli per appoggiare il lavoro, oltre a qualche altra sorpresa.

Cosa fa Gomitolorosa onlus

«Gomitolorosa è una onlus che promuove la lanaterapia, il lavoro a maglia negli ospedali italiani, come strumento per ridurre l’ansia in pazienti, soprattutto oncologici», spiega il presidente Alberto Costa. «Tutti i nostri gomitoli sono di pura lana vergine certificata in 14 diversi colori secondo un codice internazionale che attribuisce ad ogni malattia una tonalità differente. Ma soprattutto sono prodotti utilizzando lana italiana in sovrapproduzione. Da dieci anni, infatti, siamo impegnati nel recupero della lana autoctona italiana di scarto (altrimenti bruciata o abbandonata nei campi. Il tema della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente è da sempre al centro delle nostre iniziative». Dal 2012, anno della sua fondazione, Gomitolorosa ha recuperato 14.000 kg di lana sucida. Da un kg di lana sudicia, dopo la lavorazione, si ottengono circa 4 gomitoli da 100 grammi: il necessario per una maglia.

Dalla lana, un sostegno a chi lotta contro il cancro

Grazie all’attività di Gomitolorosa, che promuove il lavoro a maglia per favorire il benessere delle persone affette da diverse patologie, in particolare tumorali, in quasi trenta ospedali in Italia si sta sviluppando l’utilizzo della lanaterapia, sia come antistress sia come rimedio per tenere la mente attiva e vitale.

Lavorare a maglia distrae dalle preoccupazioni, aiuta a percepire meno il dolore, agevola i processi di socializzazione e migliora l’autostima perché implica un obiettivo e il suo raggiungimento”, racconta Alberto Costa, il presidente della onlus, medico che ha dedicato la sua vita alla cura del cancro al seno, amico intimo di Umberto Veronesi, di cui ha anche scritto la biografia.

“Da chirurgo avevo già notato che le pazienti che lavoravano a maglia riuscivano a estraniarsi in modo diverso rispetto a quelle che ascoltavano musica o stavano al cellulare. Così, dall’unione tra la mia professione e le mie origini, è nata Gomitolorosa”, ricorda Costa

Il progetto di lanaterapia è attivo al Policlinico di Milano; ospedale Molinette di Torino;Nuovo Ospedale degli Infermi di Biella, ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo, ospedale Maggiore di Crema; Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, ospedale Santa Maria Goretti di Latina, Azienda ospedaliera Papardo di Messina; Policlinico Sant’Orsola Malpighi di Bologna; Azienda ospedaliera Cannizzaro di Catania (insieme ad “ACTO Sicilia – Alleanza Contro il Tumore Ovarico”); Azienda ospedaliera di Cosenza; Presidio ospedaliero Pausilipon di Napoli e IOM – Istituto Oncologico del Mediterraneo di Catania.

Il contatto fisico con la lana e coi diversi modi di lavorarla, ai ferri, all’uncinetto sono tutte attività terapeutiche”, continua il presidente, “perché hanno sul cervello un effetto positivo, rilassano ma al tempo stesso richiedono una certa dose di calcolo e concentrazione”.
Nell’autunno del 2021, la Onlus Gomitolorosa ha avviato un progetto di ricerca che mira a studiare quanto l’attività di knitting (lavoro a maglia e uncinetto) possa giovare al nostro cervello. Il progetto è realizzato dai neurologi, neurofisiologi e psicologi della Fondazione IRCCS – Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano.

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I progetti di solidarietà

Ma, alla fine del processo, che fine fanno i prodotti lavorati da pazienti e volontari? Nulla viene buttato: coperte, cuffie, scaldacollo e altri accessori arrivano a chi ne ha più bisogno. La lana più morbida, derivata da pecore pugliesi viene utilizzata per ricavarne dei copricapo per chi, a seguito della chemioterapia, ha perso i capelli. Coperte e altri prodotti, invece, vanno ad alimentare i circuiti della solidarietà verso chi, come i senzatetto, ha bisogno di scaldarsi e di essere sostenuto nella sua vita quotidiana.

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