SplashData: classifica delle peggiori password usate nel 2018

Non si tratta più solo di scegliere un codice di accesso per sbloccare il telefono. Le password sono ormai parte integrante delle nostre vite e, in un mondo sempre più connesso, è fondamentale scegliere con cura e attenzione i codici che garantiscono la nostra privacy e sicurezza online. Può trattarsi della password per la connessione wi-fi o per entrare nella casella email, ma anche sui profili social oppure per usufruire di uno dei tanti servizi online esistenti, dalla musica allo streaming.

Una password complessa può risultare più sicura e ridurre drasticamente le probabilità che i nostri dati vengano esposti a rischi evitabili. Si discute di questo ormai da molti anni, ma nonostante questo sono ancora troppe le persone che ne sottovalutano l’importanza. A dimostrazione di ciò, come ogni anno, la società SplashData che fornisce servizi di sicurezza, ha pubblicato la classifica delle peggiori password usate nel 2018 dagli utenti della rete.

La classifica anche quest’anno è stata realizzata prendendo in considerazione le password emerse online nell’ultimo anno, circa 5 milioni, a seguito di attacchi informatici. E anche nel 2018 la situazione sembra non essere migliorata.

Come al solito la Top 25 delle peggiori password del 2018 mette in evidenza la scarsa attenzione che milioni di utenti ripongono nella scelta dei codici di sicurezza per proteggere i propri account. Il podio appare quasi identico a quello del 2017 e comprende al primo posto la sequenza di numeri 123456, seguita dalla parola “password” e dalla sequenza più lunga, ma comunque facile da scoprire 123456789.

Fino alla settima posizione troviamo ancora sequenze di numeri facili da intuire, compreso 111111. In ottava posizione, invece, entra la parola “sunshine“, ma non mancano le parole semplici da ricordare come “admin” e “qwerty“. Una new entry la troviamo in posizione 23 della classifica. Si tratta di “Donald“, evidente riferimento all’attuale Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

Anche quest’anno la classifica stilata da SplashData dimostra come sia necessario prestare la massima attenzione nella scelta della password per evitare conseguenze spiacevoli. Alcune regole da tenere sempre a mente comprendono la necessità di utilizzare password complesse che contengano lettere maiuscole, minuscole e caratteri speciali. Evitare date di nascita, parole semplici da ricordare o nomi di personaggi famosi. Importante, inoltre, è non utilizzare mai la stessa password per più account ed evitare di scrivere tutte le password all’interno di file su PC o smartphone.

Un aiuto molto utile può essere l’utilizzo di app e servizi che generano in automatico password complicate, permettendo di controllarle all’occorrenza. Ma anche servizi, gratuiti, che consentono di valutare la sicurezza della password scelta.

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