Manca ancora un bel po’ di tempo per la prossima edizione della Champions League, la massima competizione continentale per i club europei, ma i pronostici per il futuro vincitore della kermesse sono già iniziati. Ed in realtà anche i famosi preliminari hanno avuto il via, dallo scorso 25 giugno, in tutti i campionati europei considerati inferiori rispetto a quelli storicamente considerati: italiano, spagnolo, inglese, tedesco, francese. Per le squadre italiane, oggi impegnate ancora nei rispettivi ritiri, dunque un pensiero in meno e che probabilmente comincerà a diventare pressante a ridosso delle ultime settimane di agosto, quando prenderà il via la Serie A e dopo poche settimane la stessa ex Coppa dei Campioni. Ma alla competizione, come arriveranno le italiane?
Cominciamo dalla Juventus che, ovviamente, anche quest’anno, parte per vincere. Gli investimenti dell’ultimo quinquennio, favoriti da un bilancio sempre in positivo, sono stati esosi ed importanti: la Juve ha lo scorso anno preso Cristiano Ronaldo per l’esplicita intenzione di vincere la Champions, quest’anno ha bissato con un grande colpo in difesa, dal momento che de Ligt, per i prossimi cinque anni, salvo esercitazioni della clausola presente nel contratto, resterà bianconero. Due tasselli aggiunti ad una squadra che già di per sé ha ottime individualità, di primo piano, probabilmente tra le migliori d’Europa.
In panchina siederà Maurizio Sarri, l’ex nemico di tante battaglie, a cui i tifosi della Juve, non senza un briciolo di rancore, hanno attribuito tutte le loro velleità e future speranze. Vincere e vincere subito il diktat per l’erede di Allegri: la Juventus parte ovviamente tra le favorite per la vittoria della Champions League, assieme ad un nutrito gruppo di squadre tra i quali spicca il Liverpool fresco vincitore di Coppa. Vedremo se, quest’anno, i bianconeri riusciranno nell’impresa.
C’è poi il Napoli, che non parte per vincere (quota a 41.00) ma sicuramente per far ancora meglio rispetto al comunque ottimo percorso dello scorso anno: l’obiettivo sono almeno i quarti, sia per prestigio sia per fatturato, passando il girone senza correre rischi o dover scontare ingenuità in incontri meno complicati e complicatisi da soli. Lo scorso anno nel girone di ferro col PSG e Liverpool, poi vincitore, gli azzurri hanno salutato la Champions con quota nove punti, condannati dalla differenza reti. Tutti dettagli che Carlo Ancelotti dovrà limare per una competizione che non ammette errori né cali di concentrazione e che a differenza della Serie A o di un qualsiasi percorso in campionato, può condannare per molto, molto poco. E il Napoli, memore della cosa, dovrà evitarla a tutti i costi.
Segue poi la sorprendente Atalanta che lo scorso anno, smentendo i pronostici della vigilia, ha saputo raggiungere un terzo posto facendo un campionato letteralmente spettacolare. I bergamaschi, molto attivi sul mercato anche per rinforzarsi, sono quotati a 101, ma nessuno punta su di loro. Invece, secondo molti, si tratterà di una delle cenerentole della competizione, una squadra che potrà stupire e che è candidata a farlo. L’Atalanta già in Europa League aveva dato ottima prova, ed ora è chiamata a ripetere quanto di buono fatto vedere in questi anni tra A ed Europa.
Chi dovrà fare molto meglio invece è l’Inter, per due anni dentro per il rotto della cuffia e almeno l’anno scorso fuori ai gironi in un contesto assolutamente abbordabile. Conte è chiamato a riportare l’Inter in alto, in Europa soprattutto, rompendo anche una maledizione che accompagna da sempre il tecnico nerazzurro, mai andato oltre un quarto di finale.
Tra non molto si prepareranno i nastri di partenza. Sulla linea del via, chi c’è tra le favorite? La Juve ed il Liverpool, sì, ma anche il Barcellona, che manca da un po’ alla vittoria (quota 6.50), ma occhio al Manchester City, che sembra finalmente pronto al grande titolo (quota 5.50). Real Madrid (9) e Bayern Monaco (15) sono invece chiamate al riscatto dopo l’ultima edizione, non di certo rosea.
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