Giornata Mondiale senza tabacco 2018: 7 milioni i morti causati dal fumo nel mondo

Sono numeri che fanno rabbrividire quelli ricordati oggi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e che danno ancora una volta l’idea delle reali conseguenze provocate da un vizio come quello delle sigarette che mette a rischio la vita delle persone ma continua ad essere molto diffuso nel mondo nonostante campagne di sensibilizzazione e informazione che informano costantemente dei danni, spesso irreversibili, provocati alle persone.

Come ogni anno oggi, 31 maggio, si celebra la Giornata Mondiale senza tabacco, un’occasione che invita i fumatori a spegnere le sigarette per almeno 24 ore, ma soprattutto vuole fare il punto della situazione sui progressi fatti fino ad oggi e sulle spaventose conseguenze che il fumo ha non solo sulla vita dei fumatori, ma anche su chi è costretto a subire il fumo passivo.

Questa pericolosa abitudine è ancora oggi molto diffusa nel mondo, tanto che secondo l’OMS sono quasi 6 milioni le morti provocate dal consumo di tabacco e più di mezzo milione le morti correlate all’esposizione al fumo passivo. Solo in Italia ogni anno sono più di 70.000 i decessi correlati al consumo di sigarette, e il 25% dei morti ha un’età compresa tra 35 e 65 anni. Nel mondo il consumo di tabacco e l’esposizione al fumo passivo è considerata la seconda causa di malattie cardiache, e il 12% dei decessi per queste patologie è legato al fumo.

In generale i dati OMS rivelano che dal 2000 al 2016 il numero di fumatori nel mondo è diminuito, arrivando ad una percentuale del 20%. Ma il dato che preoccupa maggiormente è quello relativo all’età dei fumatori. In Italia sono 11.7 milioni i fumatori, pari al 22.3% della popolazione. E se il numero degli adulti che fumano rimane stabile rispetto allo scorso anno, preoccupa il dato relativo ai giovani. Sempre di più sono gli adolescenti che fumano abitualmente e preoccupa anche l’età in cui si accende la prima sigaretta, sempre più spesso alla scuola secondaria di secondo grado e in alcuni casi persino alla scuola primaria.

Da non sottovalutare il fatto che il fumo tra i giovani viene spesso accompagnato da altre cattive abitudini, dal consumo di alcol all’uso di droghe, in particolare cannabis. In occasione della Giornata Mondiale senza tabacco, che quest’anno si concentra sulla correlazione tra tabacco e malattie cardiache,  la Lega Italiana per la lotta contro i tumori ha scelto di promuovere gli effetti positivi sulla salute per chi smette di fumare attraverso esperienze dirette.

Ma la sola sensibilizzazione non basta ed è evidente la necessità di adottare altre misure che riescano a contrastare questo fenomeno. Svetlana Axelrod dell’OMS ha ribadito la necessità di adottare ulteriori provvedimenti che riescano non solo a far smettere i fumatori ma fare prevenzione. Alcuni provvedimenti da applicare sarebbero l’aumento della tassazione, lo stop alla pubblicità delle sigarette e l’adozione di pacchetti generici.

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