Attenzione ad essere troppo felici… perché di felicità si può morire

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Non è una canzone e neanche un modo di dire. Di troppa felicità si può veramente morire, anche se non avete il vicino invidioso che vi lanci le macumbe. Si chiama “Sindrome del cuore felice” o “takotsubo” ed è una vera e propria patologia scoperta per la prima volta in Giappone nel 1990 e consiste nella deformazione improvvisa del ventricolo cardiaco sinistro che assume la foggia del cestello per la pesca dei polipi che in giapponese si dice, appunto, Takotsubo. Così ci stupiremo nel vedere come gli eventi felici possano provocare malattie cardiache proprio come gli eventi negativi e i grandi dolori.

Lo spiegano nel dettaglio gli studiosi di una equipe sulla rivista scientifica European Heart Journal: sono stati analizzati 1.750 casi, di cui 485 che all’origine dell’attacco di cuore avevano provato una emozione e in 20 di questi (il 4%) lo stimolo ricevuto era di tipo positivo: come il matrimonio di un figlio, un anniversario, la vittoria della squadra del cuore. Negli altri 465 pazienti (il 96%) l’attacco di cuore era dovuto a un evento triste come la morte di un partner o di un parente, un incidente. In un caso si trattava di un paziente obeso che era rimasto incastrato nella vasca da bagno.

A soffrirne maggiormente le donne di età media 65 anni, nel caso di schock provocato da un evento triste, e 71 anni, nel caso di trauma provocato da una gioia molto forte. “Abbiamo dimostrato che i fattori scatenenti della TTS possono essere piu’ vari di quanto si pensasse. La malattia puo’ insorgere anche dopo un’emozione positiva. I medici dovrebbero essere consapevoli di questo. Davanti a un paziente che arriva in pronto soccorso con segni di un attacco di cuore, come dolori al torace e affanno, dovrebbero valutare una possibile TTS anche se la persona ha vissuto un’esperienza felice, proprio come farebbero se il paziente avesse subito un’emozione negativa“, ha commentato Jelena Ghadri, medico dell’ospedale universitario di Zurigo.

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