Il passato che vende: il ritorno dei giochi arcade

Chi l’ha detto che il passato debba starsene fermo in soffitta, in un baule o dentro un cassetto? C’è un passato che torna, a volte con rinnovata potenza. Un passato che continua ad avere successo, a vendere, ad avere appassionati. 

LA NASCITA DEGLI ARCADE

Stiamo parlando dei giochi arcade, ovvero quelli che si basano su una postazione pubblica, accessibile attraverso dei gettoni o delle monete. Il suo nome deriva dal termine inglese “galleria commerciale” e, in linea generale, indicano in questo caso la sala giochi. Diffusi nei bar e nei centri scommesse, questi tipi di videogiochi iniziarono a comparire tra gli anni 50 e 60. Incredibilmente il loro ambiente di prima diffusione non fu quello commerciale, ma fu l’università: il primo gioco arcade della storia, Spacewar!, era installato su un elaboratore DEC PDP-1 dell’Università dello Utah, così come Galaxy Game era stato creato nelle aule dell’Università di Stanford. Furono proprio due ex studenti, Nolan Bushnell e Ted Dabney, a creare Computer Space, che grazie alla Nutting Associates venne distribuito in giro per gli States in oltre 1000 esemplari, iniziando una vera e propria era dell’intrattenimento. 

L’EPOCA D’ORO

Fu da quel primo esperimento che Bushnell fondò la Atari, società che si occupava proprio di produrre videogiochi e hardware video ludici. Sua la firma su PONG, il primo grande successo Arcade, capace di vendere quasi 20 mila unità nel 1972. Erano i tempi della grafica vettoriale monocromatica, del realismo, del sistema raster, dei comandi migliorati e dei laser disc. Per gli storici e gli esperti di gaming questa è l’Età dell’oro dei videogiochi arcade, gli anni di Galaxian, Donkey Kong Junior, Mario Bros, Star Wars, Pac Man, Frogger, Pole Position. Nomi e titoli che sono sopravvissuti ai tempi e che sono considerati oggi dei classici, dei simboli della tradizione, non solo degli esempi di vintage.

Così il mercato arcade torna oggi nuovamente alla ribalta. Lo dimostra il caso di Starcasino, brand di prima fascia nel mercato del gioco pubblico e legale italiano, che ha dedicato una sezione a questa tipologia di giochi nella propria piattaforma. 

Oppure il report pubblicato di recente da Technavio e divulgato dalla testata di riferimento Jamma, che afferma come il mercato degli arcade crescerà nel 2022 dell’1,63% arrivando a generare un giro d’affari di 1.79 miliardi di dollari. Chi l’ha detto, insomma, che il passato non sia in grado di vendere?

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