Vacanze a settembre : Toscana e il vero Vin Santo

Le vacanze sono state un po’ il chiodo fisso anche in questo anno surreale, dove in un limbo temporale si è voluto dare il senso di ritualità estiva cantando tormentoni sotto l’ombrellone e cercando la meta più originale (ottimismo) per il selfie “acchiappa like”.
Ma per chi ha continuato o voluto lavorare anche nel mese di agosto e con tanta attesa si prepara a godersi meritati giorni di riposo, settembre offre grandi soddisfazioni.
La Toscana è da sempre meta per molti stranieri e qualcuno l’ha scelta anche come residenza, ma cosa colpisce di questa regione così ricca di cultura, sapori e paesaggi stupendi?!
Sarà la posizione geografica, facilmente raggiungibile da ogni parte d’ Europa, sarà che rappresenta un po’ il cuore dell’ Italia… come non amarla con i suoi scenari infiniti, i suoi colori, incontrare con lo sguardo i cipressi, a volte solitari, come per catturare l’ attenzione, attirare gli occhi in quel preciso punto, un riferimento tra cielo, nuvole e terra, quella terra raffigurata nel Rinascimento toscano, tanta bellezza rimasta intatta e che si riscopre soprattutto in Montefollonico.

La Chiusa

Da qui si po’ scorgere Montepulciano, arrivare facilmente a Pienza e Montichiello e “La Chiusa” è la perfetta dimora per passare qualche giorno immersi nella natura e magari dedicarsi anche a qualche escursione.
Quando Linda e George (americani DOC) sono arrivati in questo casale ex frantoio, se ne sono subito innamorati e hanno deciso di confluire tutta la loro frizzante vitalità in un progetto di refresh della struttura con altrettanta cura per tutto il terreno annesso.
Il casale strutturato con pietre a vista dà subito l’idea di rustico con stile, la cura dei dettagli che determina la sottile linea del gusto. Poltrone per un angolo di relax, fiori freschi fluttuanti in bowl di vetro e atmosfera rilassante con vista sul panorama circostante, sono già le premesse per un ottimo primo colpo d’occhio. Le 18 camere che sviluppano la struttura sono immerse nel verde come a creare un piccolo borgo, davanti a un colorato orto e un sentiero che conduce alla terrazza per finire sulla piscina affacciata sulla vallata che offre refrigerio di giorno e una stupenda vista sulle stelle di notte.


Le camere (sia suite che standard) sono arredate con molta cura e dispongono di tutti i confort, non tralasciando l’originalità dell’ antico frantoio, che sarà ben visibile e rappresentato da strutture in pietra che venivano impiegate per la macina, quasi lasciate lì, intatte a ricordare la vita precedente e integrate perfettamente in bagno per esempio, che conferiscono l’effetto sorpresa non appena si entra.
La Chiusa è anche uno splendido ristorante. Chi si aspetta di trovare i sapori tipici toscani di carne, salumi e formaggi… troverà anche qualcosa di più. Le mani di un chef campano che affondano nei sapori della terra toscana sono quelle che che si occupano della grande cucina di Linda e George.


Lo chef Domenico Tromiro dopo diverse esperienze anche all’estero decide di mettersi ai fornelli del ristorante della dimora. La brigata del ristorante La Chiusa è il giusto mix in cui tradizione, storia ed evoluzione si fondono perfettamente e rendono un risultato singolare e unico. La signora Antonietta che da anni stende la pasta fresca con i suoi rituali e i giusti tempi di lavorazione è solo il primo anello di congiunzione di una catena di lavoro per una cucina che si arricchisce passaggio dopo passaggio. Le fresche materie prime dell’orto, i condimenti genuini e il tocco verace dello chef completano piatti singolari e inaspettati.
Una Tataki di vacca con guacamole, peperone arrostito e Tosazu ( aceto di riso affumicato) per iniziare con un antipasto di terra oppure prendere il largo verso il mare scegliendo una seppia dell’Atlantico con il suo nero, zucchinette in fiore, tenerume e uovo di fattoria.

seppia e zucchinette

Anche per chi predilige il green può iniziare con un piatto interessante a base di sedano rapa, barba rossa, albicocca e yogurt colato.
Per chi è fedelissimo ai sapori toscani inizierà con Chianina, un passaggio nel fumo, ravanello, lattuga di mare, vino e percoca.

chianina affumicata

Come primi piatti onore ai Pici all’aglione della Valdichiana e classici Gnudi toscani con parmigiano, ma anche un omaggio dello chef al sud con uno Gnocco ripieno alla caprese, oppure Raviolo di baccalà e zucchine alla Scapece .

Pici

Non può mancare un piatto di spaghettini, qui con gambero rosso di Mazzara. Un bravo chef si mette alla prova anche con piatti (relativamente) semplici, ma che richiedono la giusta attenzione del bilanciamento degli ingredienti.

Raviolo con zucchine alla scapece

Come secondi piatti l’alternanza di terra e mare continua in perfetta armonia e il classico fritto di calamari e verdure di stagione conquista sempre tutti.
Piccione cotto in due fasi con pera Coscia e beurre blanc oppure Agnello, cacao amaro, fichi e senape di Dijon per gli amanti della carne e dei sapori decisi.
Delicato il baccalà con vino bianco, pesca e spugnoli.
Attenzione anche qui a vegetariani o amanti dei frutti dell’orto con una Cotoletta di melanzane, pomodorini e parmigiano.

Naturalmente sempre presenti in carta Pappa al pomodoro, Tagliere di affettati di Scarpaccia, formaggi e mostarde in degustazione, Fiorentina e Filetto di scottona nazionale.
Ampia e dettagliata carta dei vini con imbarazzo della scelta dei rossi intensi, profumati e corposi dal Nobile di Montepulciano al Brunello di Montalcino e tanti altri che completeranno l’esperienza a tavola come un percorso unico, ricco di percezioni e sicuramente da ricordare.


Per i dessert la fantasia dello chef spazia molto, ma la tradizione vuole che non possano mai mancare “tozzetti e Vin Santo” perché pare che proprio a Montefollonico sia nato questo vino liquoroso conosciuto e apprezzato da tutti. Infatti si narra a Siena che un frate francescano nel lontano 1348 curasse le vittime della peste con il vino della messa, da qui la convinzione che avesse proprietà miracolose, quindi “santo”. Ci affidiamo ad ogni leggenda che sia, per degustare questa delizia a fine pasto.


La sensazione che si ha appena arrivati a La Chiusa è di essere parte integrante del borgo, con una normale quotidianità scandita dalle piccole (grandi) cose circostanti come la verdura fresca dell’orto, le olive da cogliere, il miele preparato per la colazione, la pasta fresca fatta in casa ogni giorno.
Il pensiero di Linda e George è sempre stato di sentirsi e far sentire tutti gli amici che arrivano a Montefollonico non turisti, ma parte di una grande famiglia, gente del posto, l’idea ben chiara con cui hanno iniziato circa 15 anni fa il loro progetto con i corsi di cucina per i gruppi, condividere un’esperienza mentre si prepara, si crea qualcosa tutti insieme tra risate, musica e cibo, ricordandoci così come il nutrimento sia il primo atto di amore e continua ad essere nel corso della vita una felicità per i sensi.
Molte volte noi italiani abbiamo così tanta bellezza sotto i nostri occhi che non riusciamo a vederla, ma basta guardarci intorno, farsi ispirare da un tramonto, il profumo di un ragù, l’odore della campagna fiorita, un buon bicchiere di vino…ed è più vicina di quanto possiamo immaginare.

COME ARRIVARE
In auto: provenendo all Autostrada A1 prendere l’uscita “Valdichiana” . Svoltare a sinistra e seguire le indicazioni che portano a Torrita di Siena e poi a Pienza. Circa 9 km dopo Torrita di Siena girare a sinistra in direzione Monteffolico.
In Treno: dalle principali stazioni treno regionale per Chiusi – Chianciano Terme + Bus Montepulciano /Montefollonico oppure servizio taxi o NCC

La Chiusa Hotel & Restaurant
Via della Madonnina, 88

53049 Montefollonico (SI)

https://lachiusatuscany.com

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