Si prostituisce a 16 anni per comprare vestiti e cellulare. La madre fa scattare il blitz

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Palermo. Per mesi una studentessa di sedici anni si è prostituita con professionisti e commercianti. Il giro di prostituzione era organizzato da un uomo che le fissava gli appuntamenti fino a quanto lei ha finalmente deciso di smettere, ha preso coraggio e ha raccontato tutto a sua madre che prontamente si è rivolta alla Polizia. L’organizzatore del giro si chiama Dario Nicolicchia, 32 anni, arrestato dalla squadra mobile diretta da Rodolfo Ruperti con l’accusa di sfruttamento alla prostituzione minorile, rischiando dai 6 ai 12 anni di carcere. Anche i clienti sono ora indagati a piede libero, con l’accusa di favoreggiamento della prostituzione minorile, e da Legge rischiano condanne da 1 a 6 anni. A neo che non riescano a dimostrare di non essersi accorti che la ragazza fosse minorenne come ha portato avanti la difesa l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel caso Ruby con la medesima accusa. nel suo caso la sentenza si conclusa con assoluzione emessa dal tribunale di Milano.

Al momento nel caso di Palermo alcuni clienti hanno già ricevuto un avviso di garanzia con la convocazione per l’interrogatorio. Nomi e numeri di telefono sono arrivati dalla stessa ragazza che ha deciso di parlare di quanto ha passato in quei lunghi mesi. Ha anche indicato tutti gli incontri con dati specifici di luoghi e orari tra il 2013 e il 2014, tutti svolti in studi professionali o nei retrobottega dei negozi del centro della città. Nicolicchia per pubblicizzare il giro aveva anche aperto una pagina Facebook dove reclutare nuovi clienti. Una storia che ha dei risvolti drammatici, con una ragazza fragile e insicura che aveva accettato di iniziare per racimolare tanti soldi in modo veloce, finita poi però in qualcosa di più grande e dequalificante. Soldi per cellulari nuovi, vestiti e uscite del sabato sera tanto da lasciare ora solo un grande vuoto e un senso di inadeguatezza. Aveva tentato più volte di uscire dal giro, ma il suo boss le prometteva più soldi e viaggi all’estero, tenendola poi comunque sotto minaccia.

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