Apparizioni di Medjugorje: vere solo le prime 7. E il resto? Di sicuro grande Business

Preferisco la Madonna Madre che non la Madonna capo di ufficio telegrafico che ogni giorno invia un messaggio”. Queste le parole di Papa Francesco che riportano alla lucidità le apparizioni di Medjugorje. Sembra quasi una banalità e detta anche da un non Cattolico, ma alla fine la sincerità del Papa porta punti a suo favore. Se poi ci si pensa con cuore più scientifico, è difficile credere alle apparizioni mariane e sospettare della loro veridicità è lecito. Ma nonostante tutto intorno alle apparizioni così scadenzate e continue (anche se inizialmente si sapeva che le apparizioni avrebbero avuto una data finale abbastanza specifica) si muove un business non da poco e i pellegrinaggi sono sempre fervidi e n numerosi: due milioni e mezzo di fedeli l’anno è il flusso al santuario. Senza contare il flusso economico che ne consegue.

Così anche il Vaticano ha avviato una indagine sulla veridicità delle apparizioni anche per decidere se sul Santuario ci sia o meno veramente una mano Divina o se è semplicemente quella più terrena di chi batte cassa. L’indagine è partita anche da prima, dalla prima apparizione del 1981 avviata poi dal precedente Pontefice: Benedetto XVI. Il risultato? Uno che fa felici tutti: giudicate vere le prime 7 e improbabili tutte le successive.

Tutte le apparizioni o le presunte apparizioni appartengono alla sfera privata, non sono parte del magistero pubblico ordinario – sono le parole di Francesco – Per Medjugorje Benedetto XVI ha istituito una commissione presieduta dal cardinale Ruini. Io ho ricevuto il risultato, era composta di bravi teologi, vescovi e cardinali. La relazione della commissione è molto, molto buona. C’erano alcuni dubbi nella Congregazione per la dottrina della fede e il dicastero ha giudicato opportuno inviare a ognuno dei membri della Feria IV – la riunione mensile della Congregazione – tutta la documentazione, anche i pareri contrari alla relazione Ruini. Io ho ricevuto la notificazione un sabato, in tarda serata. Non mi è sembrato giusto: era come mettere ‘all’asta’ la relazione Ruini, che è molto ben fatta. Domenica mattina il Prefetto della dottrina della fede ha ricevuto una lettera nella quale gli chiedo che invece di inviare alla Feria IV quelle opinioni contrarie, le inviino a me personalmente. Questi pareri sono stati studiati tutti – sottolineo tutti.

La relazione Ruini afferma che si devono distinguere le prime apparizioni,quando i veggenti erano ragazzi e dice che si deve continuare a investigare quelle. Sulle presunte apparizioni attuali, la relazione presenta i suoi dubbi. Io personalmente sono più cattivo, preferisco la Madonna Madre che non la Madonna capo di ufficio telegrafico che ogni giorno invia un messaggio. E queste presunte apparizioni non hanno tanto valore: questo lo dico come opinione personale. C’è chi pensa che la Madonna dica: venite, quel tal giorno alla tal ora darò un messaggio a quel veggente. Poi, terzo punto, c’è il fatto spirituale e pastorale, il nocciolo della relazione: gente che si converte, che incontra Dio, che cambia vita. E questo non grazie a una bacchetta magica. Questo fatto non si può negare. Adesso per vedere questo, ho nominato un vescovo bravo (monsignor Hoser, ndr) che ha esperienza per occuparsi della parte pastorale. Alla fine si dirà qualche parola”.

Tredici voti favorevoli al riconoscimento della soprannaturalità delle prime 7 apparizioni di Medjugorje, un voto contrario e un voto sospensivo. La maggioranza di voti sospensivi e molti dubbi sulla continuazione del fenomeno delle apparizioni dalla fine del 1981 ad oggi. Così si pronunciano alla fine.

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