Dalla produttività allo svago: così le app hanno rivoluzionato la nostra vita

Smartphone e applicazioni si stanno ritagliando una parte sempre più importante all’interno delle giornate delle persone ed il loro utilizzo è trasversale, possono infatti essere impiegate tanto durante il lavoro che nel proprio tempo libero. Si potrebbe affermare che quasi ogni aspetto della vita quotidiana è stato toccato dallo smartphone, anche aspetti che non si pensava potessero essere intaccati. Un esempio in tal senso è costituito dalle applicazioni che permettono la gestione della casa e di ciò che accade al suo interno anche quando non si è fisicamente presenti: è possibile, ad esempio, impostare l’accensione delle luci o regolare la temperatura per il riscaldamento. Si può accendere e spegnere il forno o programmare la macchina del caffè: si tratta di casi talvolta banali ma permettono di comprendere come l’utilizzo di smartphone e applicazioni abbiano rivoluzionato lo stile di vita anche nella sfera domestica.

Il lavoro è un altro ambito in cui la risonanza delle applicazioni è molto ampia: in modo particolare durante la fase acuta della pandemia e in questi mesi immediatamente successivi, in cui pratiche come lo smart working si stanno affermando gradualmente ed alcune aziende hanno optato per mantenere attiva questa modalità di lavoro, anche se in maniera non esclusiva. Applicazioni come Zoom, Meet ma anche Teams hanno permesso a colleghi di lavoro, distanti anche centinaia di chilometri tra loro, di rimanere in stretto contatto e poter lavorare ed incontrarsi virtualmente, garantendo la continuità dal punto di vista lavorativo anche in momenti di chiusura totale. 

Il tempo libero non è esente dalla rivoluzione degli smartphone ed anzi è toccato in più di un aspetto. Il settore relativo alla musica è forse tra quelli che maggiormente hanno vissuto l’impatto di applicazioni appositamente dedicate a questo. Spotify, Apple Music e Amazon Music hanno rivoluzionato il modo di ascoltare la musica: si tratta di applicazioni che permettono di usufruire di un catalogo musicale enorme a fronte del pagamento di un abbonamento mensile (o gratuitamente, ma in tal caso è necessario ascoltare anche gli spot pubblicitari). Si tratta di una modalità che ha garantito una diffusione enorme del comparto musicale, dando la possibilità a chiunque di esplorare generi e sound magari sconosciuti. Tuttavia, sono altresì presenti dei lati negativi, relativi ad esempio alla percentuale che ricevono i singoli musicisti e cantanti. Questione a parte è invece in relazione alla vendita dei CD, un settore che si sta rialzando dopo una crisi che ne aveva quasi decretato il fallimento.  Ci si attendeva una rivoluzione simile anche nel mondo dell’editoria a seguito dell’invenzione dell’ebook. Storici ed esperti del settore avevano lanciato l’allarme sottolineando come questa nuova modalità di fruire il prodotto librario avrebbe causato, nel giro di breve tempo, la morte del libro di carta: così non è stato, anzi. Ebook e libri di carta sembrano viaggiare su due binari paralleli e il tanto temuto sorpasso di uno piuttosto che l’altro non si è verificato. 

Ultimo ma non certo per importanza è tutto il comparto del gioco, rivoluzionato nel profondo dall’avvento di internet e delle applicazioni. Non si è assistito ad una morte dei giochi più tradizionali, ad esempio il poker o il blackjack, ma ad un loro passaggio in sale da gioco virtuali: è così possibile trovare una roulette disponibile online ma anche passatempi ancora più tradizionali come il bingo o il baccarat. Le regole del gioco sono rimaste le stesse in tutti i casi, l’unica variazione costituisce dall’ambientazione: il tavolo da gioco nel mondo reale viene sostituito dalla sua versione online.

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