Tuffo nel passato, quinto episodio. Estate 2002: un’estate Mondiale nello sport e nella musica

Estate 2002. L’estate del Mondiale nippo-coreano, che in noi italiani ha suscitato tanti rimpianti a causa dell’arbitraggio di Byron Moreno nella fatale sfida valida per gli ottavi di finale contro i padroni di casa della Corea del Sud (2-1 il risultato finale), e che vede vincitore il Brasile di un super Ronaldo (quinto Mondiale vinto dai verdeoro nella loro storia, ancora oggi record imbattuto). Un Ronaldo che lascia l’Inter per unirsi al Real Madrid dei Galacticos, che vanta già tra le sue stelle Zidane, Luis Figo e il capitano Raul, e che i nerazzurri sostituiscono con Crespo, partito da una Lazio in crisi finanziaria a causa del crack Cirio, così come il capitano Alessandro Nesta, che insieme al Campione del Mondo Rivaldo rinforza un Milan con l’obiettivo di tornare ad essere competitivo in Italia e in Europa. La colonna sonora di quel Mondiale, Boom di Anastacia, non riscuoterà il successo di altri brani rappresentativi del torneo delle edizioni passate, ma di certo non si può dire che l’estate 2002 sia stata priva di successi musicali: scopriamo insieme quali in questo quinto episodio della rubrica ad articoli Tuffo nel passato.

Il tormentone dell’estate 2002 per eccellenza arriva dalla Spagna: tre sorelle, Lola, Pilar e Lucia Munoz, figlie di un chitarrista di flamenco noto come El Tomate e per questo chiamatesi Las Ketchup, rendono la loro Aserejé una hit mondiale anche grazie ad una coreografia che spopolerà nei villaggi turistici. Il brano raggiungerà la vetta delle classifiche dei singoli più venduti in 17 Paesi tra cui anche l’Italia. Proprio in Italia, le Las Ketchup vinceranno il premio Rivelazione Internazionale di un Festivalbar che vede vincitore Ligabue (Eri bellissima e Tutti vogliono viaggiare in prima i brani con cui il rocker di Correggio ha partecipato). Un’edizione che premia anche un altro reggiano di successo, ossia Zucchero, con il Premio Album grazie al successo italiano e internazionale di Shake (Sento le campane il singolo con cui “Sugar” partecipò a quel Festivalbar). Il premio Rivelazione Italiana va invece ad un altro artista italiano di reputazione internazionale, ossia Tiziano Ferro, con il brano Rosso relativo: iconico il momento in cui il cantautore di Latina si commuove al momento della premiazione tra l’ovazione dell’Arena di Verona, dichiarando che fino all’anno prima ogni estate guardava il Festivalbar in TV realizzando un sogno. Sarà per lui il primo di tanti premi musicali importanti, televisivi e non, che riceverà nel corso degli anni in carriera.

 

Rimanendo nell’ambito musica italiana, grande successo riscuotono anche Mango con La rondine (il brano più trasmesso dalle radio nel corso di quell’estate), Giorgia con la colonna sonora degli spot Ford del periodo Vivi davvero, la coppia Nek-Pausini con Sei solo tu, Gianluca Grignani con L’aiuola, gli Articolo 31 che con Domani smetto e Spirale ovale tornano al grande successo dopo alcuni anni di crisi di vendite anche grazie al loro cambio di stile dall’hip hop tradizionale al “rap’n’roll”, Paola e Chiara con Festival, Francesco Renga con Dove il mondo non c’è più, gli Stadio con Sorprendimi e, per quanto riguarda il capitolo artisti emergenti, Daniele Stefani con Un giorno d’amore e Brusco con Sotto i raggi del sole, contenente dei campionamenti del classico di Edoardo Vianello Abbronzatissima. C’è stato poi chi come Daniele Silvestri ha continuato a lanciare per l’estate il singolo con cui ha partecipato al Festival di Sanremo a causa del grande successo riscosso, ossia Salirò, ancora oggi il suo maggior successo. Senza dimenticare poi i tanti successi made in Italy cantati in lingua inglese, come Who Said dei Planet Funk, 80 ‘s Stars degli Eiffel 65 (che contiene però nel ritornello un mix di titoli di canzoni italiane di successo) e Dove di Monica “Moony” Bragato, o in francese e spagnolo, come Une histoire d’amour dei Gabin, contenente il ritornello in francese e le strofe in spagnolo.

 

Se Boom di Anastacia floppò, un altro brano di quell’estate rappresentò la quota “tormentone calcistico”: il remix da parte di Junkie XL del brano di Elvis Presley A little less conversation che deve il suo successo anche ad uno spot della Nike per il quale ha fatto da colonna sonora. Ma A little less conversation e la sopracitata Aserejé sono solo due dei tanti successi internazionali di ogni genere di quell’estate: c’è infatti una lunga lista di brani che annovera pezzi diventati evergreen come Kiss Kiss di Holly Valance, Complicated di una diciottenne Avril Lavigne, Get the party started di Pink, In my place dei Coldplay, By the way dei Red Hot Chili Peppers (Anthony Kiedis e compagni presentarono il brano in anteprima per l’Italia completamente dal vivo durante la prima puntata del Festivalbar), Bohemian like you dei Dandy Warhols, Without me di Eminem, We are all made of stars di Moby, Believe in me di Lenny Kravitz, Love foolosophy dei Jamiroquai, Take a message di Remy Shand, Superman dei Five for Fighting, Wherever you will go dei The Calling e Moi Lolita della francese Alizée. In conclusione, considerando i tanti successi internazionali in rotazione radiofonica in un’estate in cui viene disputato il Mondiale di Calcio, facendo l’esperimento tentato nel quarto episodio della rubrica consistente nel sintetizzare l’estate in musica di cui si sta trattando con una parola, quella che rappresenta l’estate 2002 sarà di conseguenza “Mondo”.

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