Sciroppo di lumaca per la tosse, antico rimedio sempre valido

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Un riflesso, oppure un atto volontario per liberare le vie respiratorie.  Ciò accade per ostruzioni, corpi estranei fermi in gola, normalmente cibo, oppure in caso di  presenza di muco, per il tipico raffreddamento invernale.  La tosse può presentarsi  grassa o secca. Quando c’è un’eccessiva produzione di catarro  si parla di  tosse produttiva. L’organismo  rimuove quantità eccessive di catarro dalle vie aeree. Ciò che normalmente è un sistema che intrappola batteri, può trasformarsi, in caso di infezione del tratto respiratorio, in un muco addensato che può causarne l’ostruzione.

Nel caso di presenza di muco si deve operare per l’eliminazione del muco in eccesso. Servono fluidificanti per l’espettorazione del catarro.

Nel caso di tosse stizzosa, secca, invece sono necessari sciroppo o gocce sedative da non usare assolutamente in caso di catarro.

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La bava di lumaca, nota nella cosmesi per: rughe, smagliature, segni dell’acne, macchie, cicatrici, è  un rimedio antichissimo: Lo diceva già Ippocrate più di duemila anni fa che le lumache sono un toccasana per la pelle. Le virtù salutari delle lumache sono conosciute da tempo immemorabile. Galeno ricorda nelle sue opere che gli abitanti di Alessandria se ne nutrivano in gran quantità per riprendere le forze dopo le malattie. I greci lo consumavano per sciogliere il catarro e facilitarne l’eliminazione. Il medico Castore Durante, nel XVI secolo, nel suo libro “Il Tesoro della Sanità”, ribadisce che i preparati mucillaginosi a base di lumaca “secondo l’esperienza personale, giovano allo stomaco ed ai polmoni e provocano il sonno”. Nel XIX secolo in Francia tali preparati erano utilizzati largamente contro la pertosse, i disturbi di petto e le anemie. Così pure in Germania l’uso della lumaca fu studiato e divulgato dal medico Hans Schroder. Sulla base delle conoscenze popolari, agli inizi degli anni 50 il prof. A. Quevauviller intraprese uno studio clinico sistematico sulle proprietà salutari e ne mise in evidenza le virtù calmanti nella tosse, nella pertosse e nella bronchite cronica.Vennero nel tempo usate come rimedio naturale contro la tosse e la gastrite. Il vero boom avvenne però intorno agli anni ’80 quando, in Cile, la famiglia Bascuna si rese conto che, coloro che maneggiavano questi animali destinati al mercato alimentare, avevano una pelle soffice, una rivelazione che suscitò l’interesse di studiosi e ricercatori di ogni dove che ne hanno analizzato e verificato i miracolosi effetti.

fluidificante naturale:

Tra i rimedi naturali più utilizzati nei bambini piccoli c’è lo sciroppo di bava di lumaca; si usa come fluidificante delle vie respiratorie. In tutti i processi irritativi delle vie respiratorie bronchiali, per sciogliere il catarro e facilitarne l’eliminazione; nella pertosse, nella tosse associata a stati influenzali, para-influenzali ed a bronchiti acute e croniche, per fluidificare il muco al fine di favorirne l’eliminazione

La bava di lumaca viene utilizzata come ingrediente nella preparazione di sciroppi omeopatici per la tosse perché ha grandi virtù espettoranti e fluidificanti sul catarro. Gli enzimi in essa contenuti modificano le secrezioni bronchiali alterandone la vischiosità e rendendolo più fluido. In questo modo è piu facile per il corpo mobilizzarlo ed eliminarlo dai bronchi. Infine, i principi attivi in essa contenuti aiutano a ricostruire l’epitelio danneggiato della laringe e dei bronchi.

In commercio vi sono vari prodotti, omeopatici e non, che garantiscono la qualità e l’efficacia del prodotto, così come già Ippocrate andava decantando:

Considerando la quantità di cose non naturali, chimiche, o preparati che contengono elementi sintetici che ci spalmiamo sul corpo o mangiamo e beviamo, un po di sana bava di lumaca non dovrebbe davvero crearci troppi problemi.

Non presenta effetti collaterali, per questo è un valido rimedio anche per i più piccoli.

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