Più spazio alle aree verdi nelle città

Lo spazio dato alle aree verdi nelle città è ormai minimo. Passeggiando nei centri urbani è raro trovare un parco o una piccola area verde dove potersi rilassare. Infatti, le aree verdi sono spazi fondamentali sia per cittadini che per l’ambiente stesso che circonda la città. Tra la più importate qualità che un’area verde può offrire, è sicuramente la riduzione dell’inquinamento atmosferico, in quanto equilibra gli effetti di inquinamento e di impatto ambientale prodotto dalle attività e dalle costruzioni dell’uomo, regolando il microclima e arricchendo le biodiversità.

 

Come dichiara il Glossario Istat, nel verde urbano sono inclusi: parchi, ville e giardini urbani di grandi dimensioni, quelli di interesse artistico, storico, paesaggistico, aree attrezzate (piccoli parchi e giardini di quartiere), piste ciclabili, giardini scolastici, orti urbani, aree sportive all’aperto, aree destinate alla forestazione urbana, aree boschive, verde incolto, orti botanici, giardini zoologici e cimiteri. Tra i parchi più comuni troviamo quello urbano. Questo, è un’area pubblica all’interno della città, che ha lo scopo di permettere ai cittadini di passare del tempo all’aria aperta, a contatto con la natura. Tra le caratteristiche principali di questi parchi c’è quella di essere stati progettati per scopi diversi. Possono infatti essere suddivisi in aree diverse: per lo sport, il riposo ma anche la cultura. Qui possiamo trovare anche sentieri con alberi, aiuole e giardini.

Più alberi meno inquinamento

Tra le varie infrastrutture verdi, sono sicuramente gli alberi i principali alleati contro l’inquinamento. Grazie alle foglie, infatti, riescono a neutralizzare l’effetto degli agenti inquinanti, emettendo ossigeno in naturale e contribuendo così al miglioramento della qualità dell’aria in città. Una funzione che varia nella sua efficacia a seconda della specie e di come sono collocati gli alberi nell’ambiente urbano. Sono inoltre sempre gli alberi a contrastare l’innalzamento delle temperature nelle città, causato ad esempio dal cemento delle strade, attraverso l’ombra e il fresco creato dalle loro chiome. Il verde urbano, inoltre, permette spesso di ridurre gli effetti indesiderati dell’inquinamento acustico, provocato ad esempio dal traffico.

La legge 

Secondo i dati Istat aggiornati al 2019, in Italia i cittadini hanno in media a disposizione circa 30 mq di verde urbano ad abitante. Ma, se a Trento si superano i 400 mq, se ne affiancano altre che coprono a malapena i 9 mq previsti dalla legge. La Convenzione Europea del Paesaggio e la Carta di Aalborg si muovono verso l’aumento del verde urbano e in Italia il 14 gennaio del 2013 è stata pubblicata sulla gazzetta ufficiale la legge n°10 nota con il nome di “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani“. Lo scopo di tale legge è far sì che lo sviluppo urbano avvenga in accordo con i principi del protocollo di Kyoto, nell’ottica della sostenibilità per far germogliare nei cittadini la consapevolezza e la coscienza del proprio patrimonio naturalistico.

 

 

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