Chikungunya, casi accertati, sospetti e si innesca la polemica tra Comune Regione.

Sulle disinfestazioni, dopo i casi manifestati e sospetti di Anzio e di Roma, contestualmente alla richiesta della disinfestazione nell’Area Urbana, monta la polemica su responsabilità e assunzione d’impegni, tra Comune e Regione.

Una disinfestazione a Roma sarebbe necessaria dopo i casi di Chikungunya registrati nel comprensorio Capitolino. Ad oggi sono saliti a tredici i casi accertati, dopo che nei giorni scorsi, sembrava fossero limitati tre casi accertati ad Anzio e altri quattro a Roma. Una vera escalation che va assolutamente fermata.

Nella Capitale i casi sono stati registrati nella zona sud-est. La Regione Lazio ha convocato  un tavolo con il comune di Roma per chiedere una disinfestazione dalle zanzare portatrici del virus. Il Campidoglio  però sembra aver preso tale misura come una provocazione, (secondo l’assessore Capitolino all’Ambiente, aver richiesto una riunione a mezzo stampa, non è stata la maniera più corretta di agire).

Insomma, lentezza e burocrazia stanno non rallentando ma facendo partire il solito ping-pong tra organi responsabili alla tutela ambientale e della salute dei cittadini,”Speriamo bene”.

Restano i fatti e le azioni a cui dar seguito. La Regione ha diffuso questa nota: “Convocata in Regione una riunione con il Comune di Roma, Dipartimento Tutela Ambiente, per sollecitare l’avvio da parte di Roma Capitale di una campagna straordinaria di disinfestazione dalle zanzare sul territorio comunale. Secondo i dati raccolti fino ad oggi, oltre ai tre casi di chikungunya di Anzio, altri quattro sono stati accertati nel territorio della Asl Roma 2 e già notificati al sistema di sorveglianza. La Asl da parte sua ha già indicato, per due volte, al Comune di Roma di procedere ad un piano straordinario di disinfestazione”.

Da parte del Comune, invece, si è operato sul territorio. Già a maggio si è monitorata l’azione della zanzara tigre. Col manifestarsi di questo nuova emergenza, si sono intraprese le azioni del caso (dopo le prime notifiche di casi sospetti, confermati nel mese di agosto, l’ufficio competente del dipartimento ha effettuato i sopralluoghi e gli interventi con l’ausilio dell’Ama).

Oggi dovrebbero partire le azioni di disinfestazione sul territorio. Norma vigente prevederebbe l’intervento entro le 24 ore dall’accertamento del  caso Confermato.

Polemiche e impuntature a parte è necessario intervenire, strutturare mezzi e persone per agire sul territorio nei luoghi dove la Chikungunya si è manifestata con un’azione di forza, ma anche nelle zone limitrofe e che ne possano agevolare la prolificazione. Il tutto va compiuto subito negli spazi pubblici e aree verdi e umide, e successivamente nelle aree private.

Sintomatologia:

Si manifesta con una febbre alta  (con durata dai 6 ai 10 giorni), mal di testa, dolori articolari e  muscolari. I dolori muscolari e articolari sono molto forti e costringono il paziente al letto.

Dal punto di vista degli effetti visivi, si potranno notare, dopo qualche giorno, la comparsa di macchie maculopapulari con forte prurito.

Occasionalmente  possono aversi casi di convulsioni e vomito. In particolari soggetti possono esserci scompensi cardiaci.

La Chikungunya è una patologia che si risolve spontaneamente.. La mortalità è bassa (0.4%), ma può riguardare i soggetti anziani, oppure persone con  particolari patologie di base (pazienti oncologici, trapiantati, pazienti affetti da malattie croniche quali broncopneumopatia cronica ostruttiva, cardiopatie, diabete).
I dolori articolari durano a lungo. E’ necessario un trattamento per il dolore, antinffiamatorio  e la reidratazione.

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