“Ferrari Purosangue”, il primo SUV del Cavallino in onore di Sergio Marchionne

La Ferrari aveva da sempre smentito il suo interesse per le auto che non fossero espressione di sportività estrema. La tradizione e lo spirito sportivo di un Marchio – tra i più famosi al mondo – si sono dovuti arrendere all’evoluzione tecnica e all’introduzione delle Power Unit (dapprima in Formula Uno) e nei modelli di Serie con la “LaFerrari”. Oggi contravvenendo a quanto dichiarato in passato dagli stessi vertici, trapela la notizia di un’imminente Suv di altissime prestazioni con carrozzeria  rialzata, ma con richiami sportivi. Qualcosa che va nella stessa direzione della Lamborghini Urus o Porsche Cayenne, ma che integra un propulsore termico, ad una unità Hybrid che lavoreranno in sincrono garantendo una formula “Integrale” secondo i nuovi concetti oggi in auge.

Il concetto che verrà ripreso e amplificato sarà quello di una vettura leggera, secondo specifiche del tutto nuove per il Cavallino Rampante – molto probabilmente una quattro posti – ma dalle altissime prestazioni. I puristi hanno gridato allo scandalo (e io mi associo a questo gruppo). Già abbandonare l’idea della berlinetta ad alte prestazioni mi lascia l’amaro in bocca. Avrei preferito ripercorrere la strada della riedizione della Dino, come paventato qualche tempo fa e lasciare ad altri marchi del Gruppo FCA l’onore e l’onere di difendere i colori italiani con un SUV. La Levante – ad esempio – per quanto bellissima e tecnicamente valida, non ha riscontrato i favori del pubblico come ci si aspettava.

In ogni caso, secondo queste voci ormai molto insistenti, sarà Ferrari “Purosangue” con un richiamo all’AD recentemente scomparso, (colui che ha risollevato le sorti del Gruppo Italiano), Sergio Marchionne. Lo stesso Marchionne aveva più volte smentito il Programma di un SUV Ferrari. Chissà se il programma era stato pianificato già ai suoi tempi, oppure è un’idea nata dalla nuova dirigenza John Elkann-Louis Camilleri.

Tecnicamente l’auto sarà un’icona – nel tempo- un modello limitatissimo ed esclusivo che abbinerà tradizione ad innovazione. La tecnologia termica si abbinerà al motore ibrido. Sarà comunque una Supercar, tipicamente nello stile Ferrari, con richiami alla tradizione e allo stile tipicamente Made in Italy.

In occasione delle dichiarazioni rilasciate dal numero uno di Ferrari,  alcune anticipazioni, sono state particolarmente interessanti, per  quello che potrà essere il piano quinquennale del Brand. Camilleri promette una quota pari al 60% delle vetture prodotte dal 2019 al 2022 con la trazione Ibrida. Circa 15 i nuovi modelli nei prossimi anni.

Bisognerà vedere ora se questa nuova strada intrapresa dal nuovo staff dirigenziale continuerà il trend positivo dell’era Marchionne. L’obiettivo raggiunto nella precedente gestione era stato raddoppiare la vendita del Gruppo Ferrari-Maserati (duo poi riconsiderato). Sergio Marchionne aveva tra i suoi obiettivi rilanciare ulteriormente e raggiungere un risultato ancora di maggiore portata. Adesso tutto si complica.  La speranza è che queste nuove idee possano trovare consenso tra azionisti e  (ricchi) consumatori. La Ferrari deve essere sempre un riferimento, anche per le future generazioni. Si vive di storia, ma la storia del domani deve vedere sfrecciare un bolide rosso, nelle piste e sulle strade del mondo, e deve essere seguito sempre da quel fremito di ammirazione che  l’accompagna.

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