Storia di una canzone in cerca di interprete

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Nel 1996 ho scritto delle strofe non avendo tanto bene in mente una definizione di ciò che stavo facendo. Un po’ per gioco, un po’ perché mi ero appassionato alla cosa, nella mia testa avevo aggiunto della musica alle parole. Insomma avevo composto una canzone. La cosa finì li. Al tempo i miei interessi avevano ben altre ambizioni, e sopratutto ero in un’età in cui si è presi dal lavoro e dalla propria vita, cose che fecero sì che quella “cosa”, come tante altre scritte nel tempo e conservata in un diario, venisse riposta in un cassetto a casa dei miei genitori.

A volte le cose ritornano. Per situazioni che capitano in modo casuale, ci ritroviamo per le mani un foglio dimenticato in un libro, una fotografia o una cartolina ricevuta tanto tempo fa. E’ successo così che purtroppo mio padre, dopo che è venuta a mancare mia madre, sistemando le cose in casa ha ritrovato questa agenda con le mie poesie di quando ero adolescente e me l’ha restituita. Negli anni, erano cambiate per me molte cose, scrivevo su riviste online e le mie passioni nello scrivere erano riemerse (quasi sospinte, aiutate da chi mi aveva sempre amato e che ora non c’era piú). Forse mia madre  conoscendo i sogni mi aveva – in qualche maniera – aiutato per  realizzarli.

Abbiamo riletto quelle strofe con l’idea di farne un libro. Tra tutte, ce ne era una che le è piaciuta di più. Proprio quella canzone/poesia da me scritta tanti anni prima, in una fantasiosa storia di un amore mai realizzatosi e che non ha mai avuto manifestazione.

Grazie all’aiuto di due bravissimi amici musicisti (professionisti) che hanno impreziosito con affinamenti musicali il brano, abbiamo trasformato ciò che era stato solo un’idea in qualcosa di concreto… e… bello. Ci è piaciuta così tanto che ce ne siamo appassionati.

A quel punto dovevamo decidere cosa farne. Avendo una casa editrice potevamo anche pubblicarne testo e musica, ma chi l’avrebbe cantata? Per il mio compleanno mi è stato regalato un ulteriore realizzazione di un sogno: incidere il mio brano in una sala d’incisione. “Che fico!!”

Da Dicembre siamo alla ricerca di un interprete. Ovviamente, abbiamo messo da parte la modestia e abbiamo puntato sui nomi di spessore (se una cosa la vuoi fare punta in alto, se no lascia perdere).

Ho contattato per primo Gianni Morandi: gli ho spedito anche il brano in formato mp3 e lui (o chi per lui), molto carinamente, mi ha risposto dicendo che stava facendo il tour (Capitani Coraggiosi con Claudio Baglioni) e non aveva in programma inediti.

Poi sono passato ad un’interprete femminile, Giorgia. Ho cercato contatti su Facebook, sul sito e ho inviato una email. Ho scocciato anche il suo famoso genitore (sempre su facebook) mandandogli, dopo una veloce risposta quasi schematica, il solito file Mp3. Da lei – o chi per lei – nessuna risposta.

Ho provato anche a contattare un noto discografico toscano, sulla sua pagina, dove c’era indicata la famosa scritta “per contattare”… ma ad oggi, nulla.

Ho provato con Raf ed Elisa. Tutti i cantanti che adoro maggiormente. Mai nessuna risposta (in lista avevo anche Grignani, Barbarossa) a parte Gianni Morandi che è stato l’unico a rispondermi (lui è realmente “social”). Così per scrupolo, ma solo per avere un suo parere (anche una stroncatura mi avrebbe fatto piacere), guardando sul suo sito, ho scritto a Claudio Baglioni – il mio idolo – ma nulla. Nessuno dei VIP ha accettato neppure la email. Mi rendo conto della migliaia di lettere che gli arrivano, ma se ci si volesse comunicare, per una persona “normale”, senza vie di conoscenti o amici è – a quanto pare – impossibile.

Insomma, la mia canzone è in attesa di interprete. Mi toccherà partecipare personalmente a Sanremo, oppure rimettere tutto nel cassetto.

“Perso in te” – Maurizio Murgia 10/12/1996 – 14/12/2015

Ringraziamenti:

Eva Forte (produzione )

Gabriele Savarese (Chitarre e Violini)

Gianfilippo Boni (Basso e Programmazione Musicale)

2015-12-04 15.21.47

Nella Foto da sinistra Gabriele Savarese e Gianfilippo Boni

 

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