Le sfumature decise dei sapori…neanche a dirlo!

Aprire un’attività di ristorazione nel 2023…è ancora un investimento di sicuro successo?

Abbiamo visto il proliferare di locali innovativi, fusion, tornare alla tradizione,  il buio nero a causa del Covid e la ripartenza alla grande con tanta voglia di convivialità.

Ma cosa è cambiato dopo la consapevolezza che questo non è proprio un mestiere  patinato, ma molto faticoso e di totale coinvolgimento? Non è decisamente un mestiere semplice e come tutti i lavori, ci vuole studio, passione, caparbietà e un sogno… da portare fino in fondo!

Ed è proprio con un sogno che inizia la storia di 4 giovani chef che decidono di aprire un ristorante, il loro ristorante (finalmente) in cui la tradizione laziale, le loro idee chiare e la ricerca delle materie prime sono messi tutti al primo posto, con l’attenzione che si dovrebbe usare in tutti i ristoranti.

Gli chef Marco e Lorenzo Di PaoloDerscariu Cosmin e Edoardo Ceccacci danno vita a MANCO uno spazio culinario di contemporaneità romana, che già con il nome scherza e interpreta  un tipico modo di dire goliardico e irriverente (tradotto: neanche. Es. Manco a dirlo!).

Manco apre le porte a Roma in Via Adolfo Venturi 14, una strada tra due quartieri. Quello di Piazza Bologna, con parecchi studenti vicini all’ Università e quello di Nomentana, zona residenziale, ma con non diverse realtà interessanti in crescita dedicate alla ristorazione.

Arma vincente di questo nuovo punto di riferimento è sicuramente la proposta, attenta e decisa con prodotti di qualità e ricercati. Dall’arredamento essenziale, ma con dettagli estremamente curati, nella sala di Manco attira subito l’attenzione la credenza in legno, il calore rustico degli arredi di campagna, dove tutto, si sa, già è buono!

sala

Infatti proprio sopra la credenza ci sono i cestini del pane di Carlo Di Cristo, che arriva direttamente da Napoli e poi viene finito di cuocere per il servizio giornaliero. Un bancone turchese irrompe la tradizionalità dei colori ripresi anche dal cotto del pavimento che ospita le 30 sedute della sala. Il dehors, perfetto  anche per l’ aperitivo informale, ospita 20 coperti.Si può consumare  tutti i giorni dalle 18:00 alle 20:00 con formula fissa che prevede, oltre al costo della bevanda scelta, 3 portate food con un piccolo supplemento di € 5.

E se i quattro giovani chef hanno le idee chiare, la mano decisa e attenta di una première dame in cucina farà decisamente il valore aggiunto di Manco.

Anastasia Paris, under 30 e di ritorno da Melbourne conferisce al ristorante quel quid in più con cui procede con sicurezza all’uscita in sala di piatti studiati, equilibrati e di grande ricerca delle materie prime locali.

coppa

Si inizia con antipasti veraci con la Coppa di maiale della Norcineria Cecchini servita con spuma di patate all’arancia, scalogno glassato e fagioli tondini, oppure si può scegliere una Polpetta fritta di coda alla vaccinara con crema di pecorino e levistico. Per gli amanti della Tartare, potrete ordinarla di manzo con cavolo cappuccio, crema all’uovo e senape antica.

I primi piatti destano sempre interesse e rappresentano appieno il racconto del territorio, quindi da Manco si può trovare un saporito, ma delicato Gnocco alla romana con ragù di coniglio e olive taggiasche, oppure un Risotto con camomilla, salvia, caprino stagionato (Azienda Agricola La Quercia) guarnito di tartare di agnello alla romana. Un piatto di carattere e decisamente fuori dai soliti menu.

 

gnocco

Personalmente ho adorato il Tagliolino con ragù di pecora e zabaione salato, un esplosione di sapori, ma sempre con il giusto equilibrio, che solo tanto studio e attenzione può lasciare il passo all’esperienza.

tagliolino

Per gli amanti della carne, si può gustare una morbidissima Guancia di manzo con purea di pere e gramolata.

guancia

Non potevano mancare i dolci e anche qui, oltre i tradizionali crostata di ricotta e visciole o la pasticceria secca (Tozzetti romanni, Pangiallo, Pan del vescovo) perfetta per accompagnare il caffè, una proposta nuova vestita da  Budino di latte, alloro, finocchiella con l’aggiunta di un goccio di olio canino per guarnire.

Un racconto, quello di Manco che inizia dal passato, attraversa il territorio e sicuramente arriverà lontano, conducendo i protagonisti verso le conferme che il duro lavoro, la passione e l’attenzione ai dettagli, portano ai riconoscimenti giustamente meritati.

Apertura da martedì al sabato (pranzo e cena),

 domenica a pranzo. 12:30 – 14:30/ 18:00 – 22:30

Via Adolfo Venturi, 14 – Roma

Tel. 3395694998

 

 

 

 

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