Perché c’è bisogno di ammodernare i macchinari industriali

Ammodernare i macchinari industriali è una necessità imprescindibile per le aziende che desiderano rimanere competitive e aumentare la propria produttività: la situazione di crisi economica degli ultimi anni, tuttavia, ha indotto un gran numero di imprese attive nel settore meccanico a rigenerare le vecchie macchine utensili, invece che investire nell’acquisto di soluzioni nuove. Si tratta di una scelta vincente o di una corsa al risparmio destinata a non garantire i frutti desiderati? Il revamping è, appunto, la ristrutturazione meccanica dei macchinari; si parla, invece, di retrofit nel momento in cui la ristrutturazione contempla anche degli interventi che prevedono l’introduzione di sistemi di controllo elettronico moderni e di automatismi nuovi.

Le imprese che ricorrono al revamping fanno affidamento sull’insieme di operazioni in virtù delle quali i macchinari hanno la possibilità di beneficiare – per così dire – di una nuova giovinezza tecnica: certo è che la loro vita produttiva viene allungata al massimo per qualche anno, così che l’acquisto di macchinari nuovi è solo rimandato. Diverso è il caso del retrofit, dal momento che in questa circostanza non ci si limita a ripristinare le performance della macchina, ma si è in grado di usufruire di un miglioramento complessivo.

Che si tratti di intervenire su strutture in alluminio, su macchine per l’asportazione di truciolo o su qualsiasi altro tipo di strumentazione, sono molte le officine metalmeccaniche del nostro Paese che optano per il revamping e per il retrofit per provare a incrementare la propria competitività. Si cerca, insomma, di salvare dei macchinari che, in realtà, sono piuttosto datati. Ma ne vale davvero la pena? Dalla sostituzione delle guide alle modifiche strutturali, dall’aggiunta di motori al rimontaggio, le operazioni effettuate sono potenzialmente molte: occorre, inoltre, che a eseguirle siano le stesse imprese costruttrici, o almeno dei tecnici specializzati.

Non si tratta di operazioni semplici o banali (anche se tutto dipende dal tipo di strumentazione trattata): esse vanno progettate ex novo, e solo di rado hanno un costo contenuto. Addirittura, in alcune circostanze il retrofit di un macchinario può corrispondere a più del 50% del prezzo di acquisto di un modello nuovo. Ecco perché, in ultima analisi, è da preferire l’acquisto di macchinari nuovi ogni volta che ciò è possibile: chiaramente, spesso le tempistiche sono troppo vincolanti da questo punto di vista, così come la disponibilità di un budget sufficiente, specialmente nel caso in cui gli istituti di credito non siano interessati a fornire un finanziamento.

 

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