Nuovo Ponte Per Genova, issata l’ultima tratta

Ci sono voluti 308 giorni per ultimare la struttura portante del nuovo ponte che sovrasta Genova. Una nuova struttura edificata a tempo di Record (per l’Italia) il cui lavoro non si è fermato neanche durante la Pandemia. Instancabilmente le ditte che hanno lavorato al nuovo ponte hanno potuto procedere senza quella burocrazia che ferma tutto. Hanno avuto possibilità di lavorare seguendo il Progetto donato dall’Architetto Renzo Piano per la sua città. Il progetto è variato in corso d’opera, ma non nella struttura principale.

Ieri l’ultima campata è stata issata. Ci sono volute molte ore per alzare il tratto mancante al completamento, ma è andato tutto bene.  l’ultimo tratto, 44 metri per circa 800 tonnellate, sono saliti 5 metri all’ora grazie all’ausilio degli strand jack, montati sulle piloni  11 e 12. I  lavori erano iniziati solo il 1 luglio del 2019, quando erano stati posti i primi pezzi del nuovo “Ponte Per Genova”. La fase progettuale e la realizzazione delle varie parti avevano avuto un decorso velocissimo, e subito dopo,  erano iniziati gli interventi nella zona di edificazione. I piani di lavoro avevano previsto la consegna per il 26 aprile. termine sfiorato, ma insomma, un’impresa fantastica. Martedì 28 la struttura del nuovo Ponte era completata.

Ieri a presenziare alla conclusione di questa difficilissima prima fase anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti,, il Ministro delle Infrastrutture e ai Trasporti, Paola De Micheli. Presenti con loro anche l’ad di Salini Impregilo Pietro Salini e l’ad di Fincantieri Giuseppe Bono. Salini Impregilo e Fincantieri sono insieme nella joint venture PerGenova per la realizzazione del Nuovo Ponte di Genova.

Giuseppe Conte:”La ricostruzione del ponte di Genova è il simbolo dell’Italia che sa rialzarsi”.

“Il nostro dovere è impedire che accadano ancora certe cose – ha detto il ministro alle infrastrutture Paola De Micheli – Anche durante l’emergenza covid, non si è mai smesso di lavorare al piano per la Liguria, che è un piano sul dissesto e sulle infrastrutture”.

Giovanni Toti “Questo cantiere è il simbolo di quel Paese che non si ferma davanti alle avversità e, anzi, è capace di trasformare una grande tragedia in un’opportunità. Qui non ci siamo mai fermati, grazie all’impegno del sindaco Marco Bucci, delle ditte che hanno impegnato le loro eccellenze e degli operai, di tutti gli uomini e le donne che hanno sacrificato il loro tempo lavorando duramente per un obiettivo comune”.

Con il nuovo Ponte per Genova viene ridefinito il panorama Croce e Delizia di Genova, all’inesteticità  di un opera che poco ha a che fare con le bellezze naturalistiche della Regione Liguria, viene ricreata quella linea di giunzione mancante con la Val Polcevera oltre che tra una parte e l’altra della città. Il ponte rappresenta molto più. Tutti gli altri progetti che si erano pensati, di fatto, non si sono concretizzati di fronte ai numeri e al traffico di persone e merci che ivi passano e passeranno. Un traffico altissimo che collega non solo Genova, ma L’Italia stessa con il Nord. La scelta è stata obbligata, ricostruire un Ponte che sovrasti l’intero Skyliner ma che sia congiunzione per una popolazione fortemente provata.

Ieri, le sirene del porto hanno risuonato insieme a  quelle del cantiere . L’ultima campata era arrivava in quota, completando di fatto la struttura delle varie  parti del nuovo ponte. Il più è fatto.

 

 

 

 

 

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