Ma perché il giorno di Pasqua non è mai lo stesso? [Auguri 2019]

Intanto auguri di Buona Pasqua.

Ma perché il giorno di Pasqua non è mai lo stesso come avviene per il Natale? Questa domanda me l’ha fatta pochi giorni fa mio figlio. Effettivamente mi capita spesso di sentire in giro tale quesito e altrettanto spesso sentire parlare di Pasqua Alta e Pasqua Bassa. Talvolta Pasqua è a Marzo, altre ad Aprile, come nel caso del 2019.

Per definizione la Pasqua si festeggia nel periodo che va dal 22 marzo al 25 aprile. Da ciò derivano le definizioni di Pasqua bassa (dal 22 marzo al 2 aprile), Pasqua media (dal 3 aprile al 13 aprile), Pasqua alta (dal 14 aprile al 25 aprile).

Per la definizione – di anno in anno – del giorno in cui si festeggerà la Domenica di Pasqua, si parte dal giorno in cui ricade l’equinozio di primavera normalmente tra il 20 o 21 marzo. Si calcola quale sarà la luna piena successiva dopo l’equinozio, e di regola, la prima domenica successiva al giorno di luna piena (o il giorno stesso) viene eletta come giorno di Pasqua.

Il giorno di Pasqua – dal punto di vista della religione cristiana corrisponde al giorno in cui Gesù è risorto.  Sapere il giorno in cui è stato crocefisso, evidentemente non è cosa certa, così come definirne il giorno della resurrezione. Secondo taluni la crocifissione è avvenuta al venerdì, (San Paolo, nella prima lettera ai Corinzi, afferma che Cristo «è risorto il terzo giorno secondo le Scritture» (15,4), si arriverebbe però così, non alla domenica, ma al lunedì, ma convenzioni e anche modi di determinare la cadenza dei giorni, nel tempo sono modificati. Un tempo la giornata iniziava alla sera e questo spiegherebbe meglio la data definita Dies Domini, domenica, giorno del Signore. Quanto alla data, si è cercato di ricostruire una presumibile data dei fatti. Il Venerdì 7 aprile dell’anno 30 è stato definito per convenzione, più che per convinzione, quale presumibile data della crocifissione, mentre il 9 aprile della resurrezione.

E l’Uovo di Pasqua e la Colomba? Sono simboli delle festività. Le uova nel cristianesimo, ma anche di epoche antecedenti, in differenti contesti, avevano un valore di pace e annunciavano l’arrivo della primavera. Oggi più oggetto di tradizione culinaria e consumistica, sono comunque dei simboli. Le uova (come ancora si fa nelle colazioni di Pasqua) erano uova vere che indicavano la Vita, così come il dolce con la forma di  Colomba, era nata come simbolo della pace e della purezza. E’ diventata, nel tempo il dolce ricorrente di questa festività. Le uova di cioccolata, che hanno sostituito quasi completamente quelle vere – sode con i disegni della tradizione –   sono la gioia di grandi e dei più piccoli, con il cioccolato, inneggiano alla  festa – si spera tutti assieme – con un sorriso e tanta dolcezza, una ricorrenza che sia almeno inno all’amore.

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