LIDL licenzia i due dipendenti che avevano rinchiuso le Rom

A Febbraio le cronache ci avevano raccontato di un fatto che riguardava due Rom che si erano intrufolate presso la zona rifiuti del supermercato Lidl di Grosseto.  Due operatori  della Catena, addetti ai rifiuti,  le avevano scovate a trafugare scarti di imballaggi e cartoni vari. Le avevano rinchiuse attraverso la porta di accesso e ne avevano filmato le grida, ritraendosi e deridendole. Una situazione surreale e umanamente grave da criticare e dalla quale dissociarsi. La Società subito dopo i fatti sembrava aver preso la decisione più opportuna.

E’ notizia di oggi che presso la sede di Grosseto della nota società Lidl hanno preso un provvedimento, a mio avviso, non condivisibile o almeno discutibile. Hanno deciso di licenziare i due dipendenti rei di aver rinchiuso le due Rom

Ce ne siamo occupati in un nostro precedente articolo :” Le due nomadi rinchiuse presso la zona rifiuti LIDL. Bravata si ma anche gesto grave“.

I due dipendenti, dopo la sospensione e il procedimento disciplinare, sono stati licenziati. Per il dipendente con il contratto a tempo indeterminato c’è stato il Licenziamento, per il collega con contratto  a tempo determinato non è stata rinnovata la collaborazione.

Di fatto, abbiamo due nuovi disoccupati. Forse non sapevano svolgere il loro lavoro, o forse si. Forse si presentavano male all’interno della struttura e dei negozi, o forse no. Forse non erano adeguati alle competenze per le quali erano stati assunti, o forse lavoravano bene. Erano forse scortesi con i clienti? Arrivavano tardi? rubavano la merce? Facevano Danni? Erano irrispettosi e non svolgevano nella maniera adeguata le loro competenze? In questo caso ci sarebbe stata una “giusta causa” e gli estremi per un licenziamento. Il comportamento assunto, per quanto deplorevole non avrebbe dovuto riguardare la sfera professionale ma più quella personale. La giustizia ordinaria avrebbe dovuto esprimersi più della società, che per tutelare un’immagine ha commesso a sua volta un’ingiustizia.

Avrei preferito una pena pecuniaria, una sospensione dal servizio con obbligo di svolgimento di una qualche attività presso i campi Rom, lavori socialmente utili, ma non il licenziamento.

Invece di agevolare il lavoro, lo tolgono.

Ho fatto un giro sui profili Facebook, Twitter sul sito ufficiale e non c’è nulla, neppure un semplice comunicato. La politica Lidl mi è sempre piaciuta molto. Le iniziative, i programmi e la stessa filiera sono sinonimo di garanzia, di serietà, un po’ meno la comunicazione e ufficio stampa, almeno per i fatti che non riguardano il settore commerciale.

 

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