12 mesi di mare – Calendario della MM 2022 e l’esercitazione Mare Aperto 21

ph Massimo Sestini – Maggio – Delfini d’acciaio

“La Marina deve essere e non deve sembrare”. E’ con queste decise parole che Massimo Sestini (fotoreporter internazionale) ha rappresentato la Marina Militare Italiana nel suo discorso alla presentazione del Calendario 2022 e dei risultati della esercitazione Mare Aperto 2021 tenutosi sulla portaerei Cavour il 28 ottobre 2021.
Parole rappresentative e concrete quanto le immagini suggestive di Sestini che arrivano d’impatto, comunicative e che rappresentano appieno il lavoro della Marina Militare Italiana, spesso lontana dai riflettori, ma sempre operativa e proiettata verso obiettivi multipli.
E proprio di Proiezioni e Obiettivi si parla nel Calendario 2022, proiezioni di capacità e proiezioni prospettiche, obiettivi strategici e obiettivi fotografici.
Massimo Sestini si è prodigato in scatti unici, che solo un grande fotografo riesce a realizzare, prima costruendo nella sua mente le immagini e poi catturandole con il suo obiettivo e con l’ausilio di una squadra eccellente di professionisti che è riuscita a portare il fotografo “dove aveva il bisogno di essere”. Per esempio scattare dall’alto di un elicottero e immortalare il momento giusto al lancio di contromisure flares, che creano suggestivi giochi di colori e luci nel buio della notte e del mare scuro. Quel momento, quel preciso momento in cui il fotografo deve scattare, deve sentire il suo obiettivo più che vedere, perché a volte, soprattutto in condizioni così estreme, oltre naturalmente l’occhio, il fotografo si basa sul suo istinto, sulle sensazioni che lo portano a realizzare poi i capolavori finali.

ph Massimo Sestini – Giugno Lampi nel buio

“Quando una fotografia riesce ad emozionare sarà ricordata” – continua Sestini nel presentare le 12 foto del calendario che vede una Marina da diverse angolazioni e sicuramente proiettata verso tante miglia ancora da percorrere, supportata anche dalla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS.
Ma oltre le immagini che raccontano di una Marina Militare Italiana incredibile e suggestiva, sono anche le azioni a dettare una operatività e prontezza di ripresa dopo due anni di fermo a causa del COVID-19 e lo fanno grazie anche all’esercitazione Mare Aperto 21, addestramento in mare di 24 giorni che ha visto impiegati circa 4.000 uomini e donne della Marina Militare e Marine alleate. Una grande esercitazione che ha coinvolto 21 navi, tra cui 4 di Marine estere (Usa, Francia, Germania, Turchia), un Gruppo Navale delle Forze in prontezza della NATO (SNMG2), 3 sommergibili della Marina Militare, 4 veicoli, 17 elicotteri imbarcati e veicoli F2000 dell’ Aeronautica Militare in supporto della Squadra navale.
Presenti anche 4 osservatori di Marine estere (Albania, Marocco, Tunisia e Brasile).

ph MM

“Il momento di maggior consapevolezza al successo è stata la ripartenza”- così il Contrammiraglio Massimiliano Lauretti ha perfettamente descritto la fase di ripresa con l’ addestramento e l’ operatività delle Forze Armate impiegate tutte.
Un meccanismo coeso che ha portato a grandi risultati, anche grazie alla tecnologia e tanta modernità. Ma le apparecchiature da sole non funzionano, necessaria soprattutto una attenta formazione, per poi salire in nave e confrontarsi con queste apparecchiature, che vengono potenziate dal “fattore umano”, quello che rende singolare ogni manovra. Proprio quello è emerso e che ha contraddistinto per esempio il sottocapo Roberta Grasso che durante una esercitazione alla volta di rilevare un sommergibile, lo ha identificato a 14 mila yards ovvero 13 km di distanza, notando un effetto particolare, una scia regolare e sempre presente sulla linea dell’orizzonte scrutata con il suo binocolo.

presentazione sulla portaerei Cavour

Addestramento e esercitazione che ha visto coinvolti anche i principali Atenei nazionali, ben 9 differenti, che hanno portato giovani ragazzi a vivere giorno per giorno i loro studi attivamente con manovre e allenamenti, hanno percepito quanto sia necessario essere incisivi e reattivi, essendo parte integrante di uno staff e di una grande famiglia.
Un nucleo familiare particolare, che fa sentire casa un luogo in cui si percepiscono gli odori, le sensazioni di quel mare che è risorsa incommensurabile, una risorsa da proteggere, che avvolge la penisola e che crea quello spirito di equipaggio che va oltre il rapporto lavorativo e si consolida tra le lamiere.

Si ringrazia La Marina Militare Italiana, Ministero Difesa , Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione e tutti quelli che hanno reso possibili queste operazioni e la presentazione stessa.

ph MM – Ministero Difesa

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