1510: ecco il numero telefonico ufficiale per le indagini statistiche dell’Istat

Abbiamo parlato più volte dei call center e delle numerose telefonate che ogni giorno milioni di italiani ricevono in ogni parte del paese. Spesso si tratta di chiamate insistenti che, in alcuni casi, possono nascondere anche dei tentativi di raggiri. Completamente diversa è, invece, la natura delle indagini statistiche realizzate annualmente dall’Istat, l’Istituto Nazionale di Statistica.

Fino ad oggi, purtroppo, identificare le telefonate ricevute effettivamente da call center che hanno ricevuto formalmente l’incarico dall’Istat di raccogliere dati preziosi. Finalmente è arrivato un provvedimento che renderà finalmente riconoscibile questo tipo di chiamate. E’ stato scelto il numero di telefono che identificherà le telefonate effettuate dall’Istat per le sue rilevazioni e indagini statistiche: si tratta del 1510.

E’ questo il numero che presto entrerà a far parte della vita degli italiani. E come previsto dalla legge, le famiglie e imprese che verranno coinvolte nelle statistiche e rilevazioni dell’Istituto Nazionale di Statistica, avranno l’obbligo di rispondere.

Il numero è stato scelto dal Garante delle Comunicazioni su richiesta della Presidenza del Consiglio. Attualmente l’Istat ha in corso 101 indagini statistiche che necessitano della collaborazione di famiglie e aziende attraverso questionari. Questi dati sono fondamentali per analizzare la situazione economica e politica del nostro paese.

L’utilizzo del nuovo numero 1510 per identificare le chiamate effettuate dai call center autorizzati ufficialmente dall’Istat per le indagini statistiche permetterà ai cittadini e le aziende di sapere subito chi sta chiamando, evitando confusione con i classici call center. Ma al tempo stesso non sarà più possibile evitare di rispondere alle chiamate. Come previsto dal decreto 322 del 1989, esiste un obbligo di risposta e collaborazione da parte di chi viene contattato. L’Istat sceglie dalle banche dati dei campioni rappresentativi della popolazione tra persone e aziende. A quel punto i soggetti scelti vengono contattati attraverso una lettera per chiederne la collaborazione.

In caso di mancata collaborazione sono infatti previste sanzioni fino a €2000 per le persone fisiche e €5000 per le aziende. E’ possibile anche presentare un ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace. Ma qualora questo venisse respinto, il cittadino sarà obbligato a pagare la sanzione. L‘Istat, infatti, non potrà cancellare la multa né accettare pagamento a rate.

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