E’ arrivata l’epoca dei Droni Assassini, i Killer Robots

Con la nostra tecnologia abbiamo superato i più brillanti dei film di fantascienza di solo poco tempo fa. Abbiamo apparecchiature oggi, che gli 007 degli anni ottanta neppure immaginavano.  Stiamo parlando, in questa occasione,  di qualcosa  paragonabile ad un vero e proprio cecchino che acquisisce un  target rispondente a dati specifici inseriti nel datata-base remoto, che va a colpire con precisione millimetrica la propria vittima. Non una pallottola, ma una sorta di razzo non teleguidato, ma auto-guidato in base a tutte le informazioni acquisite. Colpisce, schivando eventuali manovre elusive, malgrado operazioni difensive. E’ inarrestabile – se non colpito e se arriva all’obiettivo colpisce facendo partire un colpo. Un vero e proprio killer che si muove autonomamente. Non da scampo alla vittima designata.

Già dal 2012 il Pentagono ne ha presentato e definito l’esistenza: “Una volta attivato, il killer robot cerca e scova l’obiettivo”. L’arma è in grado di prendere decisioni autonomamente, definendo la prassi più appropriata per raggiungere l’obiettivo. Secondo quanto mostrato, tali armi avrebbero il compito di anticipare eventuali azioni militari, l’idea è nata come elementi e strumenti di difesa.

Armi Autonome quindi:

Robot che agiscono ed elaborano la migliore strategia, secondo schemi e secondo azioni in memoria, acquisite da precedenti eventi già avvenuti sul campo e che hanno creato un archivio da consultare per non incorrere nei medesimi errori. Queste armi però evolvendosi potrebbero diventare anche strumenti non di difesa, ma di offesa (la differenza è al limite). In ogni caso, potremmo trovarci di fronte ad armamenti non più gestibili. Tali possibili panorami sono stati più volte trattati sia a livello narrativo, cinematografico, ma anche attraverso veri e propri studi sul campo. Al contempo queste macchine da guerra autonome farebbero diminuire le vittime tra i soldati e permetterebbero a strumenti che si adattano al meglio a situazioni al limite, di riuscire la dove l’uomo non potrebbe operare.

I Droni potrebbero diventare veri e propri eserciti, che si muovono compatti ed autonomi, svolgendo azioni preventive difensive o anche vere e proprie azioni di guerra. Il Pentagono alla presentazione di tale progetto ha sempre rimarcato l’azione difensiva di tali armamenti. (ma ovviamente la differenza tra difendere ed offendere in questo contesto rimane poco chiara).

Dovrà essere legiferato su tale materia, ma a livello di diritto  internazionale, degli armamenti. Le attuali leggi presenti hanno ancora grosse lacune in proposito, di fatto permettono grande elasticità e interpretazioni soggettive.

Una corsa agli armamenti di intelligenza artificiale sono i nuovi obiettivi sui quali arrivar per primi. Assicurarsi un potere capillare e significativamente superiore a tutte le armi convenzionali.

Il video che segue è terribilmente esplicativo:

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