Droga di Hitler in Italia, sequestrate più di 5000 pasticche della Pazzia

 

Si tratta principalmente di un’anfetamina sintetizzata inizialmente per uso medico. Prendeva il nome di  Benzedrina (ANNI ’20).Simpamina era il suo  nome commerciale, quando era considerato un prodotto farmaceutico. (prodotto dalla ditta Recordati e venduto in farmacia senza ricetta sino al 1972). Il primo impiego a larga scala fu durante la Seconda Guerra Mondiale. Era utilizzata  da Adolf Hitler per reggere allo stress e pressioni di una vita convulsa e piena di grandi impegni. Aldilà della naturale Follia che ha condotto le sue azioni ci fu negli anni un peggioramento delle sue condizioni fisiche che portarono ad una grande dipendenza da droghe. Il Führer nazista, sotto le apparenze di uomo imperturbabile, era una persona fisicamente e psicologicamente fragile. Anche la salute fisica non era delle migliori, dagli arti inferiori, fino all’intestino, ma anche il cuore, i problemi che affliggevano il dittatore non erano pochi. Tra le tante medicine iniettate c’era anche la ‘Vitamultin forte’, la cui composizione è ignota ma che probabilmente conteneva anfetamine. Il risultato fu che Hitler divenne farmacodipendente, e ciò contribuì al suo repentino e visibilissimo decadimento fisico. Divenne un vero e proprio  tossicodipendente, e ciò oltre a distorcere la realtà di ciò che lo circondava gli fece compiere gesti  di ancora più efferata violenza.

Si è tornati a parlare della droga di Hitler in questi giorni, per un ritrovamento avvenuto a Roma, di una grossa quantità di questa droga. Già nel 2014 venne sgominato un traffico internazionale che vedeva Roma punto di arrivo e di distribuzione sul territorio Italiano.

Questa particolare droga viene anche chiamata la droga della Pazzia. La Yaba è un derivato delle metanfetamine, generalmente tagliata con ciò che avanza della produzione di eroina e si presenta sotto forma di compresse, piccole e rotonde, di colore rosso. Agendo sulla quella parte del cervello che produce dopamina,dà  inizialmente effetti di benessere, che diventa poi aggressività,  ansia, inappetenza. L’eccitazione provocata rende insonni provocando allucinazioni, paranoie  e conduce alla dipendenza. I consumatori hanno la sensazione di avere animali che si muovono sotto la propria pelle e ciò porta anche ad atti di autolesionismo per estrarli. Tra gli effetti fisici che ne derivano dall’assunzione ci sono: la perdita dei capelli, dolore lombare, danni al fegato e ai reni. A livello psicologico ci sono l’alternanza di euforia e depressione con gesti incontrollati, ad atti di violenza o al suicidio (da qui il nome di droga della pazzia)..

Anche pochi giorni fa i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina hanno sequestrato circa 5.300 pasticche di YABA  sempre al Tiburtino. A casa di un uomo del Bangladesh sono state rinvenute molte confezioni pronte a partire per il mercato degli spacciatori. Le pasticche appositamente confezionate erano nascoste in bagno, nel telaio della lavatrice.

 

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