Il settore dei videogiochi in Italia vale 1.5 miliardi di euro nel 2017

Il mercato dei videogiochi negli ultimi anni è radicalmente cambiato rispetto al passato, e questa evidenza è confermata dalle produzioni sempre più costose destinate alla creazione di prodotti di intrattenimento di qualità che non puntano più solo al divertimento dei videogiocatori, ma a creare esperienze in grado di coinvolgere anche emotivamente i videogiocatori. A cambiare sono anche i sistemi destinati all’intrattenimento, con una maggiore diffusione del digitale e l’uso sempre più ampio di smartphone e tablet come piattaforme portatili.

A fare il punto della situazione sullo stato di salute del mercato dei videogiochi in Italia ci pensa anche quest’anno AESVI, l’Associazione che rappresenta l’industria dei videogiochi in Italia, con il consueto rapporto annuale che mostra il crescente successo del settore nel nostro paese, con numeri in netta crescita anche nel 2017.

Il dato più rilevante confermato da AESVI riguarda il valore complessivo del mercato dei videogiochi in Italia. Un settore che registra un fatturato di 1.5 miliardi di euro, con una crescita che riguarda tutte le categorie, dall’hardware al software fisico e digitale comprendendo anche gli accessori e che per gli italiani rappresenta non solo intrattenimento e divertimento, ma anche immersività e competizione. 6 su 10 i genitori italiani che considerano i videogiochi un’attività divertente da fare in famiglia e che giocano con i propri figli.

Il software rappresenta le maggiori entrate relative al settore, con un fatturato che supera 1 miliardo di euro, con il 65% di copie digitali e 35% copie fisiche. Entrando nel dettaglio, 370 milioni di euro riguardano copie fisiche per console e PC. 385 milioni di euro è destinato alle vendite di app e 294 milioni alle vendite digitali per console e PC. Bene anche l’hardware con un fatturato di 428 milioni di euro composto per 333 milioni dalle effettive vendite delle console (che hanno raggiunto 1 milione di unità nel 2017) e 94 milioni di euro destinati agli accessori.

Ben 17 milioni di italiani, il 57% della popolazione dai 16 ai 64 anni conferma di aver giocato ai videogiochi negli ultimi 12 mesi, con il 59% di uomini e il 41% di donne. La fascia d’età in cui si registra la concentrazione maggiore per le donne è quella tra i 25 e 34 anni. Tra gli uomini il maggior numero di videogiocatori ha tra i 25 e 34 anni, seguita dalla fascia d’età dei 35-44enni e 45-54enni.

Il 52% usa maggiormente smartphone e tablet, il 48% le home console e il 46% preferisce il PC. Sulle home console, tuttavia, si passa più tempo con una media di 8.3 ore a settimana, contro le 6.4 ore dei dispositivi mobili e 4,3 ore a settimana su PC. Il genere preferito dagli italiani si conferma l’action, seguito dai giochi sportivi, giochi casual, adventure e infine i racing game.

Ma in che modo vengono scelti i titoli da giocare? Secondo i dati AESVI il 35% dei videogiocatori segue i consigli di familiari e amici, il 33% sceglie YouTube e video online, il 32% i social media e il 26% sceglie i siti di informazione dedicati ai videogiochi.

Il rapporto annuale, per la prima volta, mostra anche la classifica dei giochi più venduti nel 2017 in Italia. Su console FIFA 18 è il più venduto, seguito da Call of Duty: WWII e Crash Bandicoot. Su PC il podio è composto da The Sims 4, Overwatch e Call of Duty: WWII, mentre i titoli più venduti in digitale si confermano Rainbow Six Siege, FIFA 18 e Grand Theft Auto V. La Top 10 delle App, infine, vede Clash Royale al primo posto, seguito a Candy Crush Saga e Clash of Clans.

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