Il Registro delle Opposizioni, non è decollato. Poco conosciuto, un’arma contro il telemarketing illegale

Il Registro delle Opposizioni: Che cos’è? quali le finalità? Nato quale supporto per i cittadini. E’ un Servizio Pubblico gratuito che nell’idea iniziale doveva impedire o limitare le pubblicità attraverso l’utilizzo del numero di telefono personale.

Nato con l’intenzione di tutelare i cittadini: abbonanrsi avrebbe dovuto significare non ricevere più telefonate di telemarketing, pubblicità, promozioni.  Il servizio è stato istituito con il DPR numero 178 del 2010, poi  DPR numero 149 del 2019 con un’implementazione dei servizi garantiti dal 6 maggio 2019.

Io mi sono iscritto diversi mesi fa. Ma non mi pare proprio funzioni.

In sei mesi di attività, quasi quattro milioni di italiani si sono iscritti a questo servizio. Sono pochi, ma avrebbero potuto comunque indicare un percorso, un’idea. Ne è stata fatta pochissima pubblicità, nessuna divulgazione ne in video e poco anche su web. Il messaggio non è arrivato – o non è voluto far  arrivare -. Tante le società che divulgano le proprie attività e si pubblicizzino attraverso la linea telefonica. Talvolta (quasi sempre) le comunicazioni pubblicitarie si trasformano in promozioni commerciali e troppo spesso raggirano l’utente.

L’RPO denota una vera e propria carenza strutturale. Cattura e limita l’operato di un ristretto gruppo di imprese, e non ferma le attività illegali. Alla modesta utilità contribuisce anche il web, molti siti infatti che promuovono specifiche attività commerciali, richiedono dati personali che vengono poi riutilizzati, trasmessi, “rivenduti” a chi ne potrà fare anche un uso improprio.

Per le associazioni di categoria  il  RPO non è quindi sufficiente a tutelare i cittadini dal telemarketing illegale. Servirebbe un vero e proprio Codice di Condotta per le attività commerciali  e la Certificazione delle Competenze, una tutela per utenti e operatori.  

Il  Codice di Condotta rappresenterebbe a un primo passo concreto alla lotta del telemarketing illegale in quanto rafforza il controllo in ciascuna parte che interagisce nel rispettivo ambito, secondo i principi propri di: liceità,  correttezza e trasparenza nei confronti degli interessati.

Grazie alla Certificazione delle Competenze, tutti i call center dovrebbero essere certificati e i singoli operatori identificabili. Una sorta di modello non vincolante che si basi su principi di professionalità contribuendo così a rendere più sicuro e più di qualità il servizio erogato.

Aspettiamo uno sviluppo del RPO nella direzione per il quale è sorto

https://registrodelleopposizioni.it/

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