Galleria Borghese vuole i locali della scuola: “Il giardino incantato” rischia di chiudere

Giardino incantato

Si tratta di uno dei plessi più richiesti a Roma. La scuola materna il Giardino Incantato da sempre è la meta prediletta di chi abita, vive o lavora nei pressi di Villa Borghese. Uno dei pochi asili comunali che vanta un giardino all’interno della Villa più conosciuta di Roma. Poche classi, una ottantina di bambini in tutto, un giardino d’inverso a cui ruotano tutte intorno. Quando entri li dentro ti sembra di stare a casa. Ma una bella casa, con le classi che hanno l’uscita diretta sul giardino recintato all’interno della Villa. Poco davanti si scorge il bellissimo “Museo Galleria Borghese”, proprio quel Museo che a quanto pare ora vuole mettere le mani sull’edificio, piccolo e… incantato. Anna Coliva, direttrice della Galleria che ospita tra le più belle collezioni d’arte, ne ha richiesto gli spazi mentre il Comune, per ora, ha congelato la richiesta in attesa che si affacci, sulla vita capitolina, il nuovo Sindaco.

Si tratta però di tenere il fiato sospeso ancora per poco, visto che a giugno con le elezioni potrebbero dire addio ai propri spazi i bambini che ora vivono la scuola all’interno dell’edificio seicentesco.

Il motivo della richiesta da parte della Galleria Borghese è che è stato fatto un uso improprio delle stanze ora in mano all’asilo comunale. L’uso successivo in caso di sfratto sarebbe quello di gazebo, tavoli e un ristorante elegante ad uso del Museo che ora può limitarsi solo agli allestimenti di catering alle spalle dello stesso e al piccolo punto ristoro all’interno. Un modo per dire addio alla “scuolina” di Via Pinciana, 10 che andrebbe a cedere il passo ad un punto ristoro e di accoglienza per il mezzo milione di visitatori che accoglie ogni anno per ammirare la collezione iniziata nel Seicento  dal cardinal Scipione Borghese e proseguita dai suoi eredi.

Ma l’Assessore Emanuele Gisci – Assessore al Decoro, Ambiente, Parchi e Ville, Politiche Educative e per la Famiglia (scuole e asili nido) e Patrimonio del II Municipio di Roma – non ci sta e invia prontamente una nota al Gabinetto del Commissario Straordinario Tronca:

Gisci

Continua Gisci: “Nel raccogliere e far nostra la sentita e fortissima preoccupazione di tutta la comunità per una ipotesi assolutamente da scongiurare ed inaccettabile già solo ad immaginarsi, si chiedono, cortesemente, tutte le garanzie e le rassicurazioni del caso, onde evitare che i cittadini vengano privati di un servizio comunale fondamentale per il territorio“.

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