Drone-surfing, la nuova frontiera del surf

freefly

Dopo il Kitesurf con tutti gli spettacolari giochi e colori sulle spiagge dei mari di tutto il mondo è arrivato il momento di un nuovo prodotto che potrà forse avere un discreto seguito nelle acque dei laghi e delle acque ferme dei luoghi più suggestivi delle nostre coste. Stiamo parlando del  drone-surf.

Una scommessa ardita forse, ma molto suggestiva ed intrigante. Non una vela, né un aquilone, qualcosa che non necessita del vento (ma che anzi può temerlo) che può funzionare per un periodo limitato (in base alle batterie) ma che avrà di sicuro dei moderni estimatori.

drone

Il principio è facile, un drone potente (octa motor) che col suo volo si trascina una tavola da surf. Invece dello sci d’acqua tirato da un motoscafo, abbiamo una nuova interpretazione che si basa sullo sci d’acqua, praticato con una tavola, trainata da un veicolo volante. La direzione è stabilita dal surfista stesso che può comandarlo a distanza.

Il surfista però non deve essere troppo pesante  e l’acqua veramente ferma.

Freefly è la società che s’è inventata questo nuovo gioco. sfruttando un drone per il trasporto di materiali nei punti meno accessibili, dal peso superiore ai 12 kg, sfruttando la capacità di scivolamento, galleggiamento e bassa resistenza, ha creato un gioco attivo, anche impegnativo. E’ sport è interazione, è un nuovo modo d’interpretare i momenti liberi. Può sembrare fuori luogo parlarne ora, al termine delle vacanze estive, ma di solito è proprio alla conclusione delle vacanze che si programmano le nuove. Pensando a come viverle diversamente o in maniera originale. Il Drone Surf però che è ancora un oggetto semi-sperimentale è anche piuttosto costoso, questo non ne permetterà subito un’ampia diffusione.

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