PSA-FCA un nuovo gruppo per una nuova sfida Mondiale

La ricerca di un partner da parte del Gruppo FCA, sembrava, già tempo fa, rivolto oltralpe, ma verso il gruppo Renault. Quando la cosa sembrava ormai fatta, c’è stato il dietrofront della Renault e tutto è saltato. Ora sempre con i cugini francesi, ma del Gruppo PSA sembra essersi raggiunto un accordo preliminare, per una Fusione Globale e paritaria.

I due produttori hanno annunciato giovedì di aver concordato l’idea di  una fusione, in cui la partecipazione azionaria  dei due gruppi può essere sostanzialmente la medesima, Stessa discorso per i membri del CDA divisi equamente. Vanno ancora definiti i ruoli per le cariche di Presidente e Direttore Generale. Entro le prossime settimane l’accordo finale.

Ciò che si va creando è un Gruppo che ha basi solide. Il Gruppo PSA  da poco aveva acquisito Opel, assorbendola nella produzione di nuovi veicoli (ora all’avanguardia per telai, motori e tecnologie), e anche per i veicoli commerciali. Il Gruppo FCA ha invece incontrato, nell’ultimo esercizio, delle difficoltà a cui ci eravamo disabituati da quando al timone dell’Azienda era arrivato Sergio Marchionne. Purtroppo la sua scomparsa ha posto fine a tante soluzioni e progetti. C’è bisogno di continuità. La FCA ha tanto da offrire nell’ambito dei veicoli commerciali e tramite Jeep ha il passaporto per l’America.

PSA e FCA insieme formerebbero, dietro a Volkswagen, Renault-Nissan-Mitsubishi e Toyota la quarta entità globale con un potenziale di poco meno di 10 milioni di vendite annuali di auto suddivise tra 12 brand: Peugeot, Citroen, DS, Opel, Vauxhall, Fiat, Alfa Romeo, Maserati, Ferrari, Lancia, Chrysler, Jeep e Dodge

Quanto al nuovo Gruppo, la Sede legale sarebbe in Olanda, mentre rimarrebbero quotate le azioni in tutti i Mercati Mondiali.

Ci sono forti dubbi tra i rappresentanti del Marchio FCA circa i destini di Alfa Romeo. Taluni dati acquisisti, relativi a vendite e future presentazioni di nuovi modelli, lasciano intendere ad un probabile rallentamento – rispetto a quelli che erano stati i progetti di un più recente passato. Sembrerebbe quasi voler lasciare a Maserati lo spazio per un rilancio del settore Elegante Sportivo, e rimandare l’Alfa Romeo ad un settore più votato ai Crossover sportivi. In tal senso sembrano ormai accantonati i Progetto delle rinnovate GTV e 8C, (la 8c dovrebbe diventare la futura nuova Maserati a motore centrale) come anche del restyling delle Giulietta.  Mentre si vocifera di un Suv che sfrutti tecnologia PSA. E il pianale “Giorgio” tanto acclamato? Potrebbe diventare una base di partenza per le future Peugeot. Alcuni dubbi riguardano anche il Gruppo PSA, e in particolare il Marchio DS che stenta a decollare. Potrebbe essere ripensato se non anche soppresso. I Marchi vanno rivisti e sopratutto la ricollocazione nel Mercato. Fiat dovrebbe abbandonare il segmento A e dedicarsi quasi esclusivamente al B. La stessa futura 500 potrebbe diventare un Brand a se stante. A breve arriverà il modello elettrico e quello a 5 porte, mentre la futura Panda, la 120, potrebbe già essere rivista e ribranderizzata.

Il gruppo Fiat-Chrysler sta accelerando il processo di elettrificazione investendo 50 milioni di euro in un nuovo impianto dedicato all’assemblaggio delle batterie, che equipaggerà i prossimi modelli  del gruppo. A Mirafiori, si sta costruendo un nuovo complesso di assemblaggio, chiamato “Battery Hub” . Per realizzare questo progetto, FCA ha fatto affidamento sulla sua controllata Comau, che è esperta in molte aree dell’automazione industriale legate al settore automobilistico, compresi i processi di assemblaggio delle batterie.

C’è poi tutto il Mondo che lavora e gira intorno a Fiat/Alfa Romeo e Lancia. Tutte le società che girano attorno all’automobile italiana e cioè i Fornitori, i grossi, medi e piccoli brand che da sempre compongono le auto italiane sono molto preoccupati.

I fenomeni di Aggregazione industriale, non sono affatto semplici e lasciano strascichi. Il futuro CDA del nuovo gruppo -come accennato prevede 5 membri FCA + 5 membri PSA e l’aggiunta del CEO Carlos Tavares che per i prossimi 5 anni a coordinare le operazioni. La presidenza, si vocifera, diventerà di John Elkann. Più che positivo il giudizio di Mike Manley, attuale amministratore delegato di FCA che vede in questa alleanza, nuove e più ampie possibilità per lo sviluppo e assestamento del Gruppo Italo-Americano.

Lo Stesso Mike Manley ha inviato una comunicazione ai lavoratori, assicurando che il lavoro sarà garantito a tutti e che non verrà toccata nessuna fabbrica italiana. Stesso discorso è già stato affrontato all’interno del gruppo PSA. Già la loro precedente esperienza con l’acquisizione di Opel Vauxhall nel 2017 era stata mantenuta.

Sul mercato azionario, le azioni dei due produttori hanno avuto fortune opposte: a Milano, Fiat Chrysler ha avuto una sostanziale crescita, mentre Parigi PSA il trend è stato negativo. PSA e FCA hanno stimato a 3,7 miliardi di euro il risparmio di risorse generato dalla loro fusione, per una società il cui fatturato consolidato è stimato a 170 miliardi di euro. Secondo gli esperti, PSA porta la sua esperienza in termini di elettrificazione dei veicoli, in un momento in cui i produttori devono adattarsi a standard di inquinamento più severi. FCA offre la sua scintillante Alfa Romeo e Maserati e in più consentirebbe  ai francesi di tornare sul mercato statunitense grazie a Dodge e Jeep. FCA consolida le sue posizioni in Europa, dove sta perdendo quote e dove necessita di nuovi modelli “elettrificati”. Potrebbe essere un buon matrimonio, chissà.

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