#TetteEMagliette spopola su twitter. Di cosa si tratta

#TetteEMagliette spopola su Twitter, ma le notizie girano su Facebook, Instagram e presto sono cominciati a circolare tra ragazzi, grazie a WhatsApp le immagini relative alle magliette riempite in vario modo. “quella sua maglietta fina“, tanto stretta e anche bagnata, asciutta, colorata a canottiera che lascia non solo intravvedere, ma ben mostrare. Tutto è un gioco. Alle donne piace ormai giocare con i maschietti, purché  ci sia rispetto.

Certo pretendere rispetto mostrando le rotondità richiede una certa apertura mentale. Bisogna essere al contempo moderni ed intelligenti per non cadere nel facile tranello dei maschilisti e delle battutine facili.

#TettEEmagliette è nata come sfida, per combattere forse i caldi pomeriggi noiosi di agosto? Per dare un po’ di sprint a chi sta buttato su una sedia. Ma insomma perchè è nato questo hashtag?

Le utenti sono – ovviamente* – di sesso femminile che fanno selfie. Evidentemente è un gioco che piace. Mostrarsi anche sotto mentite spoglie. Mettere foto e vedere le reazioni, i commenti. Un gioco delle parti che non passa più solo per la biancheria di pizzo che si intravede sotto le camicette. Un gioco più esplicito che sa di richiamo sessuale, ma anche di autoesaltazione. Un gioco anche allegro e auto-ironico – per le più intelligenti, che può essere anche privo di eroticità. Alcune sono davvero spiritose e divertenti. #TetteEmagliette è nei trend topic di twitter senza alcun motivo apparente, le time line degli utenti sono invase da foto di donne senza volto con magliette più o meno colorate, trasparenti o sexy.

In quanto gioco, la diffusione ha portato anche ad estremismi (fortunatamente) di natura goliardica. Tanti gli uomini* che sono diventati parte attiva nel mostrare le proprie… Magliette, più o meno riempite. Tante ragazze, invece hanno giocato sull’equivoco e sul non possedere proprio grandi “tette”, con frasi tipo “giuro che ci sono”, o “microtette”.

Poi c’è stato chi ha colto e sfruttato l’Hashtag per dare un messaggio serio. Parlando di Cancro al Seno, tutta la comicità viene meno, ma al contempo i dati sulla ricerca e sulla prevenzione sono confortanti. Le donne hanno maggiore conoscenza del proprio corpo e consapevolezza di quelli che sono i mali che possono colpire proprio al seno, tante nuove possibilità di diagnosi in tempi utili a scongiurare il peggio. C’è sempre una forma di comunicazione, come anche di presa di coscienza. Importante è sapere come poter vivere meglio. Anche a livello curativo, nuove terapie permettono a donne colpite da Tumore al seno di non essere sottoposte alla chemioterapia. Grazie ad un nuovo studio svolto in America, chiamato Tailorx, svolto da Joseph A. Sparano, dell’Albert Einstein Cancer Center di New York.  Si tratta di un test genomico è in grado di prevedere il rischio di recidive e individuare, quindi, quali pazienti potrebbero trarre effettivamente beneficio dalla chemio e quali la possono evitare con cure alternative.

Concludo alleggerendo nuovamente il discorso. C’è dell’esibizionismo, sicuramente. C’è dell’ironia ma anche goliardia. In un’epoca di brutte notizie, una cosa leggera alla fin fine può mettere di buon umore… purché si sia pronti a vederne delle “belle”.

(Tutte le foto sono tratte da Twitter e facebook)

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