Tanti anni fa si estraeva a sorte su chi dovesse andare dal giornalaio a comprare il giornalino “zozzo”. C’era un solo giornalaio sull’Appia che vendeva all’altezza di Ponte Lungo i giornaletti a chiunque, senza chiedere l’età. Ci spingevamo fino laggiù perché all’epoca certi articoli non potevano essere venduti ai minori. Allora a turno, o facendo la conta ci si accollava, con le orecchie rossissime tale incombenza. Poi i giornalini si passavano in classe e si nascondevano nella borsa della scuola, nel libro cercando di nascondere lo spessore. Le attrici e modelle di quei rotocalchi a luci rosse erano vere e proprie star e però di fatto tutto era più artigianale e anche meno “invasivo”, per quanto reale. Con l’avvento dei VHS e CD si sono diffusi i film Hard (no che non ce ne fossero già prima), ma la capillarizzazione con l’avvento delle cassette prima e dei CD/DVD poi, divenne molto più estesa (sopratutto tra i ragazzetti degli anni 80/90), veri film, con vere storie il cui sviluppo narrativo si basava poi su grandi prestazioni. C’era stata una vera prima rivoluzione culturale, dell’eros e del porno.Oggi con Internet, tutto è più veloce, tutto è raggiungibile, senza filtri ne limiti. C’è un mercato e mercificazione che va dalla foto artistica, all’erotico, fino all’Hard più spinto. I confini non sono più neppure tanto delineati. Tutto può essere trasformabile e consumabile senza forse lasciare emozione. Però al contempo tanta curiosità s’è fatta spazio nelle fantasie. I confini si sono sfumati e l’improponibile è diventata curiosità e gioco. La tradizionale situazione non è più neppure affrontata se non raramente. I giochi si fanno sempre più spinti e promiscui e tutto è normalità e lecito.La curiosità s’è fatta spazio nell’utenza. Sono mutati i costumi e così anche la considerazione di ciò che è possibile. (Purchè ci sia consensualità e piacere è tutto ammesso), però dietro le quinte bisognerebbe vedere se le cose stanno davvero così. I siti si sono “centuplicati”, anche le persone “normali” fanno video e li mettono on-line. C’è però anche sfruttamento e prostituzione alla base. Accessi a costi e pubblicità che hanno fatto dei siti a luci rosse uno dei più grandi business on-line. Insomma il mestiere più antico del mondo si è evoluto in rete. Ma quanti sono e chi è che si fa un giro su questi siti? Un po’ tutti. Inutile negarlo.Uomini e anche donne guardano i video (in maniera differente e spesso in diversi contesti). C’è chi lo fa per curiosità, chi per imparare e poi mettere in pratica, chi per il piacere di vedere situazioni che non avrà mai il coraggio di vivere, ma per la maggior parte dei casi è semplice Vojeur-ismo, a volte un gioco da fare in coppia per accendere il fuoco sopito.In teoria, in tutto ciò non ci sarebbe niente di male (sempre se non si pensa a tutto quello che c’è dietro. Anche per i vestiti e le giacche griffate, per i palloni di cuoio, per le scarpe in pelle, per gli stessi smartphone c’è sfruttamento. Tutto è sfruttamento se analizziamo i comparti). Qui si tratta di buonismo gratuito. Usando il buonsenso e il buon costume, si può appunto affermare che non ci sarebbe niente di male,…e a patto che ciò non diventi Patologico.
Pornografia e sesso, quando diventano un problema
La dipendenza da sesso e pornografia può diventare qualcosa da affrontare come una vera e propria patologia: l’eccesso può creare problemi, di natura fisica e psicologica/sessuale. La virtualità abbassa gli stimoli a darsi a confrontarsi a regalarsi. La voglia stessa di sesso, di condividere diminuisce per un appagamento che lascia però il vuoto. Lo scambio di sguardi, il contatto con il corpo, i preliminari, i profumi e il calore. I giochi sono da fare e non solo da vedere e le fantasie da praticare.
Anche l’autostima ne beneficia, nel lavoro tutto verrà visto con una diversa luce e ogni tanto ti arriverà qualche whatsapp in più e qualche foto o richiesta ( e non parlo della lista della spesa).
Certo praticare il sesso vero comporta dover parlare ed interagire col partner. Questo potrebbe avere “complicazioni” quali: baci, richieste, coccole e abbracci, ma penso possa valerne la pena.
Se sei uomo, attento poi, le donne parlano tanto, si questo può essere un impegno seriamente faticoso. Però quanto sono belle!
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