I Caraibi da Natale a Pasqua… vacanze al caldo

Il miglior periodo per una vacanza ai Caraibi è tra la metà dicembre e fine marzo, periodo che lì coincide con l’alta stagione, quando le piogge si diradano fino a scomparire del tutto.

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Già sono finite le festività invernali, ed è passata anche la voglia di freddo, si affaccia il desiderio per le lunghe distese di sabbia bianca, i palmeti e la frutta esotica. Gli sportivi e gli amanti delle immersioni sognano  la barriera corallina, rigogliosa di coloratissimi pesci tropicali…

I Caraibi rappresentano una delle destinazioni più belle e affascinanti da visitare tra Natale e Pasqua, sogno di ogni turista in cerca di relax, di spiagge da favola e mare che va dal turchese al verde smeraldo.

Per questa ragione vorrei proseguire la presentazione delle isole del Venezuela: infatti tutte le isole dei Caraibi sono belle, ma alcune sono meno battute dal grande turismo o comunque meno conosciute.

Le Isole venezuelane sono: Ankoko, Blanquilla, Coche, Corocoro, Cubagua, Aves, La Orchila, La Sola, La Tortuga, Islas Los Frailes, Margarita e Patos. Gli Arcipelaghi : Los Hermanos, Los Monjes, Los Roques, Los Testigos.

Queste isole, che coronano le coste del Venezuela sono definite Isole Sottovento , per cui meno esposte al rischio di uragani.

Isola Margherita

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Avevo accennato all’Isola Margherita, che è l’isola più grande del Venezuela con una superfice di 1071 KM, ed è costituita da due isole vicine. La capitale dello Stato di Nueva Esparta, cui appartiene l’isola, è Asuncìon, ma la città principale e più popolosa di Margherita è Porlamar. Quest’isola è la meta principale dei villeggianti Venezuelani nel periodo di Natale, Pasqua e agosto grazie al suo clima che oscilla dai 25-28 gradi .

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Come raggiungere l’isola:

Partendo da Roma è facile trovare voli per il Venezuela, sono abbastanza frequenti, ma un volo diretto può essere piuttosto costoso: meglio uno scalo…

Molti voli con prezzi incoraggianti possono durare anche 34h con due scali e attese lunghe negli aeroporti . Il migliore per rapporto qualità – prezzo può essere un volo Roma-Caracas della durata di 14 h con scalo a Parigi… magari con la compagnia aerea Airfrance (meglio se i voli sono con unica compagnia in modo da abbassare il rischio di perdere le coincidenze).

Ci sono voli diretti charter da Caracas per l’isola; una quindicina di compagnie aeree offrono voli da diversi stati del Venezuela a Margarita e da Caracas a Porlamar c’è un volo ogni ora.

Io ho preso il volo con la compagnia “Aeropostal” e con ”Aserca Airlines”, e non ho avuto problemi . I voli si possono prenotare direttamente in biglietteria presso l’aeroporto Simon Bolivar di Caracas all’arrivo, così da non aver problema con coincidenze, nel caso ci siano ritardi sui voli principali provenienti dall’Europa . Inoltre si abbattono i costi.

Arrivare sull’Isola Margarita dopo un lungo viaggio è bellissimo… l’aria tiepida e i colori vividi ripagano subito la lunga fatica.

Consiglio di alloggiare a Pampatar cittadina situata su una bellissima baia di pescatori , e da lì iniziare il giro esplorativo dell’isola e delle spiagge : Playa Caribe, Playa el Agua, Playa Yaque, Playa Parguito (in alcuni periodi dell’anno, con molta fortuna, si possono avvistare le balene che passano lungo la loro rotta di migrazione).

Durante la settimana tutte le spiagge sono tranquille e alle volte sembrano quasi riservate ai pochissimi turisti, ma al sabato e alla domenica tutte si popolano di venezuelani.

foto4Così è facile che il vostro vicino di spiaggia venezuelano sia attrezzato di un enorme frigo termos pieno di birre (30-40 bottiglie almeno), da bere nel corso della giornata con gli amici.

Le spiagge presentano stabilimenti balneari veramente di altissimo livello , alcuni gestiti anche da italiani giunti in Venezuela durante l’immigrazione del dopoguerra.

Consiglio sempre di muoversi di giorno, usando le opportune attenzioni: meglio non isolarsi e restare nelle zone dove c’è movimento. Organizzate le vostre gite esplorative con amici… generalmente non ci sono problemi, ma bisogna ricordare che ci si trova pur sempre ai Caraibi e la prudenza è d’obbligo. Non bisogna ostentare gioielli e denaro ed evitare di isolarsi anche di giorno con venditori e ambulanti che girano per le spiagge. Si sentono, a volte,  casi di persone che hanno subito rapine… per cui è meglio girare con ben poco da rubare nelle tasche.

La sera il divertimento è diverso che dalle nostre parti, e non c’è l’abitudine di passeggiare a piedi per le strade, meglio passare la serata in un buon ristorante lungo la costa o anche nei bellissimi centri commeriali! Eh si… a Margherita si può passare una serata carina anche nei centri commerciali: infatti, per cercare un po’ di fresco, la popolazione locale e i turisti si rifugiano spesso in questi enormi centri, dove si possono trovare tantissimi ristoranti di tutte le cucine del mondo…

Inoltre bisogna visitare i centri commerciali dell’Isola (Sambil, La Vela, Rattan, ecc…) perché margherita è porto franco e questo significa che è possibile trovare cose particolari a veramente buon prezzo (minerali, perle locali ed amache sono veramente caratteristiche).

foto7 amache colorate

Per avere , invece una idea dei ristoranti locali io suggerisco di provare quelli lungo la Baia di Pampatar … a me è piaciuto “Casa Caranta” … prenotare per credere.

Ecco alcuni piatti tipici dell’isola:

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Empanadas: (piatti tipici a base di farina di mais)

 

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Pabellón criollo: (Piatto a base di riso, banana, fagioli neri, carne )

Huevo perico: ( piatto di colazione a base di uova)

Pastel de chucho: (piatto a base di banana, pesce e formaggio)

Quesillo : ( dolce tipico a base di uova e latte)

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