Regno Unito: creato un software per verificare le fake news

Fake news è una definizione che in questi ultimi tempi è tornata alla ribalta in maniera piuttosto preoccupante e serve a definire quelle notizie false che, in molti casi, vengono spacciate per vere, un fenomeno in continuo aumento che ha iniziato a diffondersi a macchia d’olio grazie alla rete, diventando un problema reale soprattutto quando si parla di questioni delicate in grado di condizionare l’opinione pubblica generando polemiche che in molte occasioni vengono persino sfruttate da personaggi della politica e non solo.

Considerando che sempre più persone tendono ad informarsi online, si tratta di un problema che non può essere trascurato, ma deve essere necessariamente contrastato per impedire che informazioni palesemente false vengano fatte passare per realtà. E’ per questo che, a partire dal mese di ottobre, verranno avviati i primi test nel Regno Unito, e non solo, di un nuovo software che consentirà ai giornalisti di verificare rapidamente le notizie pubblicate su giornali, tv e persino in Parlamento, per impedire il proliferare di fake news.

Per comprendere meglio l’entità del fenomeno, si rivelano adeguate le parole di Mevan Babakar, Product Manager dell’organizzazione che ha sviluppato questo nuovo software, che ha descritto questo progetto come la creazione di una sorta di sistema immunitario che riesca a respingere il numero sempre maggiore di notizie false che vengono diffuse online. Full Fact è l’organizzazione, con sede a Londra, che ha sviluppato questo software definito dai suoi creatori “bullshit detector“. Ciò è stato possibile grazie a 500.000 dollari di finanziamenti ricevuti da alcune figure di spicco tra cui l’imprenditore George Soros e il fondatore di eBay, Pierre Omidyar.

L’obiettivo alla base del progetto è quello di realizzare un software che consenta ai giornalisti di verificare istantaneamente la veridicità delle notizie e dichiarazioni online. Una prima versione è composta da un database contenente migliaia di informazioni verificate, ma le versioni successive saranno in grado di accedere automaticamente a dati e informazioni ufficiali. I primi test verranno effettuati nel Regno Unito, in Sud America e Africa, e in base ai risultati ottenuti potrebbe rivelarsi una nuova soluzione contro le fake news che possa finalmente frenare questo fenomeno dilagante identificando istantaneamente le bufale e impedendo che vengano sfruttate per trarre in inganno le persone.

Sarà interessante scoprire i risultati delle sperimentazioni e, soprattutto, vedremo se la diffusione di questo software anti-fake news verrà estesa anche ad altri paesi, aggiungendosi alle soluzioni già adottate da colossi come Facebook e Google per affrontare il problema.

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