Find Face, la app che riconosce i volti

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Due sviluppatori russi, giovani ed intraprendenti hanno sviluppato una nuova applicazione basata tecnologia “Face Recognition” chiamata FIND-FACE. Tale applicazione permette di riconoscere attraverso i tratti facciali le persone, identificarli e collegarli al loro account (se hanno un account registrato ad un Social). Il punto è proprio questo. L’applicazione sfrutta i moderni sistemi di condivisione delle immagini che sono registrate sui profili di ognuno, per confrontare le immagini per smascherare l’identità degli individui.  Addio Privacy.
Gli inventori di questa diabolica applicazione sono Artem Kukharenko (26 anni) e Alexander Kabakov (29 anni)
L’applicazione FindFace è stata lanciata due mesi fa su Google Play e App Store di Apple e attualmente ha 500.000 utenti registrati e trattati quasi 3 milioni di ricerche,

<< In Russia, Vkontakte, un sito di social networking molto popolare, oltre a mostrare l’account di social media di quello che si sta cercando, (FindFace ) mostra anche l’account  social e le foto di  molte  persone che lo utilizzano>>.

Anche se molte persone possono trovare l’applicazione utile, forse questo strumento può diventare molto pericoloso, in considerazione dei stalker e pervertiti in circolazione.

FindFace  è proposto come una  app, ma i suoi fondatori sperano di riuscire a rendere la stessa fonte di ricchezza e  farci un sacco di soldi grazie alla vendita dell’algoritmo che lo fa funzionare. La sua Licenza, venduta per aziende, forze dell’ordine, può essere una fonte utilissima per il riconoscimento degli individui potendo contare su milioni di foto risucchiate e che possono emergere dai diversi siti d’aggregazione in pochi secondi. Al momento sia le Amministrazioni pubbliche che l’Intelligence Russa ha contattato i due co-fondatori di FindFace. Il loro progetto sta probabilmente approdando al successo sperato.

A quanto pare l’applicazione funziona davvero e si sta diffondendo sempre di più. Chi per gioco, chi per interesse, utilizzandola la alimenta. A macchia di leopardo, dalla Russia, sta diventando sempre più conosciuta in tutto il mondo. Il problema grosso sarà difendersene. Può essere un sistema applicato alla sicurezza, grazie alla quale  tutti i presenti in un luogo sono identificabili, ma può essere anche qualcosa di molto pericoloso – al solito – nelle mani sbagliate.

Alcune società di Security Russe lo hanno sperimentato e garantiscono il suo funzionamento con un margine d’errore con uno scarto del 10/15% su foto ben fatte. Diminuisce sensibilmente su foto rubate attraverso le telecamere. Però è un buon inizio per una nuova maniera d’identificare le persone.

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Questo nuovo  sistema uccide l’anonimia. Nessuno può essere più nascosto a meno che non si copri il viso (occhiali, baffi finti, protesi o cappucci).  I connotati di ognuno grazie a questo algoritmo entrerà in parametri che ove riscontrati nel mondo (misure e percentuali, inclinazioni e colori e chissà quanti altri dati)  diventa un sistema univoco d’identificazione. A breve riusciranno forse ad agganciarsi agli altri social presenti nel Web (dove ancora la App non funziona).  Facebook, Google+, LinkedIn, Twitter, Instagram, flickr  ancora sono sicuri…….ma per poco.  Vkontakte  (il sSocial più famoso della Russia) ha consigliato ai propri utenti di cancellare le proprie foto, ma la rete avanza……siamo tutti schedati (ma anche dagli sconosciuti).

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