Finisce ai quarti l’avventura dell’Under 21 azzurra agli europei di categoria. Finisce 3 a 2 per la Germania, non bastano le reti di Koleosho e Ambrosino. Azzurri in 9 dall’80° per le espulsioni di Gnonto e Zanotti. Arbitraggio da rivedere.
La partita dell’Under 21
Una partita molto tattica e poco divertente quella andata in scena ai quarti di finale dell’Europeo Under 21, perlomeno fino al primo gol degli azzurri che stappa la partita. Koleosho trova una gran giocata sulla sinistra, si accentra e scarica un tiro dalla distanza che si insacca nell’angolino opposto alle spalle dell’incolpevole Atubolu. 1 a 0 per l’Italia e partita che si mette sui binari giusti.
Il vantaggio in realtà dura solo una decina di minuti, con Woltemade bravo ad anticipare la marcatura e a segnare da situazione di calcio d’angolo con un gran colpo di testa.
Sembra una partita da supplementari, ma negli ultimi 10 minuti succede di tutto. Prima uno stupido fallo di Gnonto costringe l’arbitro ad estrarre il secondo giallo per l’attaccante italiano, poi pochi minuti dopo Weiper insacca di testa su una azione fortuita. A complicare le cose ci si mette poi anche l’espulsione diretta di Zanotti per proteste. Sembra finita, con il solo recupero a disposizione servirebbe un miracolo.
Ed è proprio quello che accade in realtà, con Ambrosino appena entrato che si prende la responsabilità di una punizione dal limite. Rincorsa, tiro e palla all’incrocio con portiere immobile. E’ 2 a 2 e si va ai supplementari.
Da li in poi è tutta una partita di puro cuore, grinta e determinazione quella messa in atto dall’Italia Under 21, che in 9 contro 11 deve subire i costanti attacchi tedeschi e cercare di ripartire per non subire troppo l’offensiva avversaria. La difesa regge e non subisce nulla, con la partita che sembra indirizzata verso i rigori. Rohl non la pensa però alla stessa maniera, e con un tiro sul primo palo alla destra di Desplanches segna il definitivo 3 a 2 per i tedeschi. L’Under 21 prova un altro miracolo, ma il tempo è poco e le energie pure meno. Passano i tedeschi.
Tirando le somme
La spedizione dell’Under 21 non è sicuramente negativa, ma forse neanche troppo positiva. E’ vero che nella singola partita è mancata un po’ di fortuna, ma è anche vero che offensivamente non si sia proposto troppo, con l’assenza di un vero bomber che ricalca le problematiche della Nazionale maggiore.
Menzione (poco) d’onore per l’arbitro. I gialli sono a senso unico, le espulsioni molto fiscali (più la seconda della prima), ed in generale molte scelte non convincono del tutto. Insomma se si arriva a giocare in 9 contro 11 i giocatori avranno le loro colpe, ma anche l’arbitro non ha fatto un buon lavoro.
Queste competizioni servono però a fornire nuovi prospetti alla Nazionale maggiore, e qui viene il punto. I giocatori degni del grande salto ad oggi sembrano veramente pochi. Koleosho ha buoni spunti ma è scostante, stesso discorso per Gnonto. Fabbian e Ruggeri potrebbero dire la loro, mentre Ndour, Prati, Pisilli, Baldanzi e Casadei devono crescere. Pronto al salto Coppola (già chiamato da Spalletti) così come da notare come Desplanches abbia delle qualità. Per il portiere però, nemmeno titolare in Serie B, difficile pronosticare più di una manciata (se tutto va bene) di presenze in Nazionale a fine carriera.
Per puntare alla Nazionale maggiore serve qualcosa in più, serve esperienza. L’auspicio è che i ragazzi possano trovare sempre più spazio in A e crescere rapidamente, ma guardando in casa altrui non si può non notare come l’Italia sia molto indietro. Francia, Inghilterra e Portogallo presentano molti diciassettenni e diciottenni nei titolari, mentre la Spagna presenta addirittura una generazione dietro rispetto a quella convocabile. I veri Under 21 della Spagna sono Yamal, Pedri, Gavi, Cubarsì, Williams, Huijsen, giocatori da tempo stabilmente titolari nella Nazionale maggiore.
Siamo molto dietro, e le parole di Nunziata devono far riflettere. E’ vero che per tutta la partita i tedeschi (che giocano quasi tutti stabilmente in Bundes) non hanno visto palla, ma la vera domanda è, perché i nostri sono invece ancora tra panchina e Serie B?
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