Serie A, a 7 dalla fine i punti cominciano a pesare

Nell’ultimo turno di Serie A pareggia l’Inter complicandosi la vita. Lo stesso fa il Napoli in un match dove alla fine può però ritenersi fortunato. I punti ora scottano e il peso delle partite comincia a sentirsi. Colpo Lazio ma distanze invariate nella lotta per la Champions. Empoli, Lecce e Parma pareggiano e rinviano possibili sentenze di retrocessione. Tonfi inattesi e difficoltà anche negli altri maggiori campionati europei.

Inter e Napoli

Partite distinte ma simili quelle delle prime due in classifica della Serie A, con le squadre di Inzaghi e Conte che non riescono ad ottenere più di un punto in due trasferte complicate.

La prima a giocare è l’Inter, di sabato pomeriggio alle 18.00. La partita in realtà non comincia neanche male per i nerazzurri, con un gol di Darmian e uno di Thuram (a dir poco fortunato sul tiro) che sugellano un primo tempo dominato sul piano del gioco e del ritmo. Con un Parma in seria difficoltà nelle transizioni l’esito sembrava pendere più su una goleada che su una partita che si potesse riaprire.
La ripresa racconta però un’altra storia, con un Parma che esce dagli spogliatoi con cambi, grinta ed idee. L’Inter invece commette da una parte l’errore di pensare che la partita fosse chiusa, dall’altra l’errore di pensare di risparmiare energie in vista del Bayern, quando a conti fatti invece di energie ne perde il doppio.
I gol del Parma sono in rapida successione e vedono prima Bernabè girarsi velocemente dal limite dell’area sorprendendo Sommer, e poi Ondrejka approfittare di una difesa in bambola. Il tutto nel giro di 10 minuti. Da lì in poi tempo per recuperare in realtà per la squadra di Inzaghi ce ne sarebbe, ma in realtà va più vicino il Parma a ribaltarla che l’Inter a trovare il gol della vittoria. Punto prezioso per il Parma (atteso da un calendario terribile), non altrettanto invece per l’Inter che vede il risultato come una occasione persa.

Occasione che non riesce a sfruttare neanche il Napoli, impegnato di lunedì sera sul campo del Bologna.
La partita segue bene o male lo stesso carovaccio di Inter-Parma, con un primo tempo gestito in maniera ottimale dalla squadra di Conte. Lukaku fa un ottimo lavoro di boa e di sponda, Neres è bravo ad affondare quando può ma la vera differenza la fanno un Lobotka sempre lucido in costruzione con McTominay ed Anguissa bravissimi a buttarsi negli spazi. Proprio da una lettura simile nasce il gol del Napoli, con Anguissa caparbio su una sponda di Lukaku. A campo aperto il camerunense vince due duelli, supera Skorupski e mette facilmente in rete.
Nel secondo tempo la partita, come a Parma, cambia radicalmente. Il Bologna si stabilizza nella metà campo avversaria soffocando tutte le iniziative di uscita del Napoli, con una pressione offensiva che costringe la squadra di Conte ad una difesa disperata del risultato. Le occasioni di Aebischer e Orsolini sono solo il preludio al bel gol di Ndoye, con un Bologna che a conti fatti avrebbe ampiamente meritato la vittoria.

Rimangono quindi invariate le distanze in vetta alla Serie A. Se da un lato l’Inter paga una eccessiva sicurezza e una stanchezza mentale e fisica nel giocare ogni 3 giorni, dall’altra il Napoli non deve essere però soddisfatto di un secondo tempo giocato a difendere un risultato non ampio. Il calendario vede un’Inter spremuta su più fronti e un Napoli che affronta solo squadre della seconda metà di classifica, per un campionato avvincente e per nulla chiuso.

Lotta Champions e lotta salvezza

Distanze per lo più invariate anche nelle zone riguardanti la corsa Champions ed i poco ambiti posti retrocessione.

Roma-Juve è la partita di cartello dell’ultimo turno di Serie A. Entrambe le squadre giocano un’ottima partita, fatta di contrasti, ritmo e occasioni ma a passare in vantaggio sono i bianconeri. Ad uno splendido tiro dalla distanza di Locatelli risponde Shoumurodov, lesto sulla respinta corta di Di Gregorio su N’Dicka.

Molto utile per le squadre coinvolte nella lotta ai posti europei cercare di non perdere e rimanere fino alla fine attaccati al treno Champions. I punti decisivi  in Serie A si faranno nelle ultime giornate.
Teoria che applica molto bene la Fiorentina e che non applica per nulla bene invece l’Atalanta.
I bergamaschi giocano un’altra difficile partita, senza spunti offensivi e con un altro pesante errore difensivo che compromette la partita. Bravi Dele-Bashiru e Isaksen a farsi trovare pronti, ma dopo Firenze la retroguardia di Gasperini ne commette un’altra. Per la Lazio invece vittoria importantissima in attesa dei quarti di Europa League e del derby di domenica sera.

Partita spettacolare invece quella di San Siro che vede le due squadre impattare per 2 a 2.
I primi 10 minuti sono horror per la squadra di casa, con la viola che va sopra di 2 a 0 con un autogol di Thiaw e Kean. Accorcia prima dell’intervallo Abraham dopo un bello scambio con Pulisic, mentre il pareggio spetta al quasi dimenticato ma inaspettatamente resuscitato Jovic.
Punto che mantiene in scia la Fiorentina che recrimina però per due gol annullati ed in generale per una prestazione nettamente più convincente. Lato Milan continuano i soliti problemi difensivi, caratteriali, di gestione, offensivi. Insomma c’è molto su cui lavorare in vista della prossima stagione.

Distanze invariate anche nella zona salvezza della Serie A. Con il Monza ormai spacciato, un Venezia con un piede già in serie B si giocherà le sue ultime carte nelle prossime due. Pareggiano Empoli, Lecce e Parma, tre squadre che lotteranno punto a punto rimanere in Serie A.

Uno sguardo all’Europa

Gli scontri ravvicinati non fanno sconti neanche negli altri campionati, non solo in Serie A infatti vanno in sofferenza le squadre che hanno più partite consecutive da giocare.

In Spagna un poco cinico Real viene battuto in casa dal Valencia dopo 18 anni, in una partita dove Vinicius sbaglia un rigore e Mamardashvili anche l’impossibile. Gol decisivo di Duro su contropiede finale del Valencia con un Real ormai sbilanciato in cerca della vittoria. I blancos sono attesi ad ogni modo dall’Arsenal in Champions, competizione dove quest’anno (come ogni anno) si punta tutto.
Non approfitta dello scivolone del Real il Barcellona, con la squadra di Flick che pareggia contro un ispirato Betis. Nessuna fuga per il titolo e turno di coppa con il Borussia Dortmund che incombe.

In Germania continua la corsa a due Bayern-Bayer, con la squadra di Kompany con un importante +6 e scontri diretti a favore. Per i bavaresi anche cattive notizie, con gli infortuni di Musiala, Davies, Neuer, Ito, Coman e Pavlovic che preoccupano in vista Inter.

In Premier scialbo derby di Manchester, con un City in difficoltà ed uno United lontano dai tempi d’oro.
Perde il Liverpool ma non ne approfitta l’Arsenal (distante comunque 11 punti). Vittorie importanti in chiave Champions di Aston Villa e Newcastle.

Gol di Doue che vale invece il titolo per il PSG a 6 giornate dalla fine, in un campionato mai in discussione e con un esito ormai scontato da tanti anni.

Commenta