Lione retrocesso in Ligue 2, debiti per oltre 500 milioni

Retrocessione amara per il Lione. Gli ingenti debiti e le deboli politiche di risanamento hanno infatti costretto gli organi competenti a decretare la retrocessione per il club. Si ripartirà probabilmente dai giovani, ma ora molti giocatori diventano estremamente appetibili in sede di mercato.

La decisione

Non era un segreto che la squadra navigasse in cattive acque. Da tempo infatti si mormorava di problemi finanziari pesanti per il Lione, ma mai ci si poteva aspettare che una decisione del genere fosse davvero applicata.

Lo scorso 15 novembre gli organi competenti avevano informato il club di possibili problematiche in caso di mancati ricavi economici a ripianare gli ingenti debiti. La pena paventata in caso di mancato rientro nei giusti paletti era quella del poco ambito approdo in Ligue 2. Ecco perché la cosa non era assolutamente nuova negli ambienti francesi, con la squadra che, una volta a conoscenza della problematica, si era mossa per cercare delle appropriate contromisure.

A nulla sono serviti il blocco della sessione di mercato e i limiti sugli ingaggi da parte della Federazione, con il Lione che non è riuscito a migliorare la sua situazione. Il blocco della sessione di mercato ad ogni modo valeva per gli acquisti, mentre nessun veto era imposto per le cessioni, con qualche timido tentativo fatto per cercare di ottenere quanti più possibili “soldi freschi”.

Si arriva quindi agli eventi di oggi, con la Direzione Nazionale di controllo e gestione francese che ha annunciato ufficialmente la retrocessione in Ligue 2 del Lione. Si parla di debiti per oltre 500 milioni, ma ormai la cosa non sembra più importante.

Si proverà a fare ricorso ed a spingere il più possibile per evitare che ciò accada, ma la sensazione è che il destino del club sia ormai segnato.

Il destino del Lione

Per il Lione si tratterebbe della decima apparizione in Ligue 2, la prima dalla stagione1988/1989. Il dato certifica come la squadra non sia stata per niente abituata negli ultimi anni a palcoscenici del genere, preferendo piuttosto le zone di alta classifica in cerca di piazzamenti europei o vittorie di titoli.

Il Lione di inizio millennio di Juninho, di Coupet, di Abidal e Maluoda è ormai un triste ricordo. Anche quello più recente di Lloris, Pjanic, Toulalan e Gomis ha un sapore nostalgico.

Eppure il Lione anche oggi ha una squadra di livello, con tanti giocatori che adesso saranno sicuramente ghiotte occasioni di mercato per tante squadre europee. Basti pensare a Cherki, il quale è diventato proprio nella breve finestra pre-Mondiale per Club un nuovo giocatore del City. Allo stesso tempo saranno molto ambiti sul mercato Tagliafico, Tolisso, Lopes e Veretout, giocatori d’esperienza e già pronti per palcoscenici importanti. Attenzione anche ai giovani più che promettenti, con Fofana, Almada, Kumbedi e Nuamah che possono essere presi a prezzo di saldo.

Menzione speciale per Lacazette. Con 387 presenze (top 10 del club) e 198 gol (secondo di sempre), l’attaccante era l’ultimo a meritare la retrocessione.

Da risolvere infine la questione allenatore. Fonseca non ha fatto neanche malissimo, ma su di lui pesa una squalifica di 9 mesi per offese ad un arbitro, così come ad oggi il suo ingaggio non sembra sostenibile dal club. Tanti problemi, ma ad ogni modo tutti secondari rispetto ad una retrocessione per nulla preventivata.

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