Vittoria in finale di Europa League per la squadra di Postecoglou, che grazie alla rete di Brennan Johnson salva la stagione. Oltre alla vittoria del titolo qualificazione alla prossima Champions assicurata. Stagione negativa su tutti i fronti invece per lo United, chiamato ora a ricostruire ancora una volta.
La finale di Europa League
Non un grande spettacolo quello che va in scena al “San Mamès” di Bilbao, iconico stadio basco e casa dell’Athletic Bilbao, uscito nei turni precedenti per mano dello United.
La finale di Europa League, che vede protagoniste Tottenham e Manchester United, è infatti una partita giocata sugli episodi, evitando l’errore, con la paura di fallire la stagione.
C’è da dire che già l’avvicinamento alla finale non era stato dei migliori. Il buon percorso in coppa si contrapponeva infatti a risultati strazianti in campionato, giustificando così un gioco poco fluido. Le due squadre erano chiamate quindi a salvare la stagione attraverso l’Europa League.
Il primo tempo offre davvero poco agli spettatori. Lo United cerca lo scarico veloce sulle fasce o la soluzione lunga per sfruttare la torre di Hojlund, mentre il Tottenham si affida ad una difesa ordinata e a qualche ripartenza non appena c’è un po’ di campo.
Alla prima vera occasione il gol del Tottenham, con il cross di Sarr che trova impreparata la retroguardia dello United. Sfila dalla marcatura Johnson il quale devia la palla come possibile e trova un fortunato e rocambolesco gol. Molto responsabile sull’azione Shaw, il terzino inglese infatti perde la marcatura, commette fallo di mano e se la butta dentro da solo. Il gol viene assegnato a Johnson, ma sarebbe più corretto parlare di autogol.
Il secondo tempo ripropone il tema del primo. Tanto United in impostazione e Tottenham tutto dietro in attesa di ripartire. Non ci sarà nessun contropiede, con lo United che creerà solamente un paio di occasioni di testa e tenterà qualche difficile conclusione dalla distanza. Troppo poco per vincere l’Europa League che andrà al Tottenham.
Il destino di Tottenham e United
Una vittoria che salva la stagione quella ottenuta dal Tottenham. Postecoglou vince al secondo anno e risponde così alla stampa che lo aveva definito “pagliaccio”. L’annata è stata però in generale disastrosa. 24 sconfitte stagionali sono troppe da digerire, ed in generale non c’è stata mai la sensazione di avere a che fare con una squadra matura ed in crescita. Il pacchetto arretrato è di qualità, ma da centrocampo in su servono molti investimenti per poter tornare ad essere protagonisti. La buona notizia è che l’anno prossimo si giocherà la Champions, obiettivo non facile da raggiungere considerato che è stato ottenuto con il 17° posto in Premier.
Continua invece la crisi generazionale dello United. Amorim non è riuscito a trovare una quadra immediata e chiude un’annata cominciata male e finita peggio. Qui il problema non sono i singoli ma tutto il sistema. Negli ultimi 5 anni è stato speso circa 1 miliardo per il calciomercato, con profili che si sono dimostrati sempre inadeguati. Difficile pensare che tutti i giocatori presi fossero spazzatura, forse la realtà dei fatti è che il problema è più profondo e la ricostruzione deve essere maggiormente pensata.
Qualche profilo buono da cui ripartire ci sarebbe pure, giovane e promettente come piace al tecnico, ma bisogna prima liberarsi di tanti, troppi giocatori che troppo poco hanno dato alla causa.
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