Prosegue il dibattito sul rapporto cellulari-tumore. Nuovo studio trova relazione sui ratti

Tumore_Cellulare

Solo qualche giorno fa avevamo letto dello studio australiano durato ben 30 anni che asseriva la completa assenza di correlazione pericolosa tra tumori al cervello e utilizzo di cellulari. Ad andare diametralmente all’opposto una nuova ricerca americana ancora in via preliminare. L’indagine svolta al momento solo sui topi per due anni porta risultati sulla relazione dell’aumento anche se piccolo ma significativamente rilevante dei gliomi e neurinomi, tumori (maligno il primo  benigno il secondo) al cervello.

L’analisi ha preso in considerazione oltre 2500 ratti e topi esposti a varie quantità di radiofrequenze (Gsm, 900MHz, 1900 MHz ecc) in 21 camere progettate appositamente. Gli animali sono stati esposti alle frequenze per 18 ore (10 minuti di pausa alternati a 10 minuti di radiazione per un totale quindi di nove ore effettive) per un costo totale della ricerca di 25 milioni di dollari. In base ai primi rilevamenti, le onde Gsm hanno provocato una bassa incidenza di gliomi cerebrali maligni in tutti i gruppi di ratti maschi e ancora inferiore sulle femmine.

Il prossimo anno arriverà il risultato completo della ricerca.

Al momento moltissime indagini sono state rivolte a questo dibattito molto acceso: l’Oms ha classificato le radiofrequenze nel gruppo 2b dei possibili cancerogeni, ma diverse ricerche epidemiologiche hanno escluso alcuna connessione.

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