La giornata mondiale del sonno, secondo un approccio con dieta Vegana [interpretazione]

In occasione della Giornata Mondiale del Sonno, una dieta a base vegetale può migliorare la qualità del sonno? Secondo le ultime ricerche scientifiche, la risposta è sì. Una dieta a base vegetale può favorire il rilassamento e contribuire a un sonno più profondo e rigenerante, rappresentando un’alternativa naturale ai tradizionali aiuti per dormire.

L’impatto economico e sociale dei disturbi del sonno

L’AIMS, Accademia Italiana di Medicina del Sonno, riporta che 13,4 milioni di italiani soffrono di insonnia. Questo significa che 1 adulto su 4 è affetto da disturbi del sonno, con una prevalenza maggiore tra le donne, che rappresentano circa il 60% dei casi, e una crescente incidenza tra bambini e adolescenti. Inoltre, il 10%-15% degli italiani soffre di insonnia cronica, un disturbo che ha un impatto significativo sulla salute generale e sul benessere economico e sociale.

Diversi studi internazionali stimano che la perdita di produttività e l’aumento dei costi sanitari legati all’insonnia possano ridurre il PIL nazionale di una percentuale compresa tra l’1% e il 3%. Inoltre, si ritiene che un numero significativo di incidenti stradali e domestici sia correlato alla sonnolenza diurna, sottolineando la necessità di affrontare questo problema in modo sistemico.

Il legame tra sonno e alimentazione

È chiaro che il sonno è essenziale per la salute fisica e mentale: consolida la memoria, regola l’umore, aiuta a gestire lo stress e rafforza il sistema immunitario. La mancanza di un adeguato riposo è stata collegata a un rischio maggiore di sviluppare malattie cardiovascolari, diabete e obesità.

La chiave per riposare bene potrebbe essere nel piatto

Recenti studi hanno dimostrato che alcuni nutrienti presenti nei cibi di origine vegetale migliorano la qualità del sonno, riducendo il rischio di insonnia e altri disturbi del sonno. Inoltre, una dieta equilibrata, priva di eccessi di zuccheri raffinati, grassi saturi e cibi processati, contribuisce a mantenere stabili i livelli di energia, evitando i picchi glicemici che possono influenzare negativamente il riposo notturno, e a prevenire digestioni difficoltose, senso di pesantezza, acidità gastrica e reflusso.

Secondo il Dott. Michele Riefoli, Biologo Nutrizionista, le diete vegetali naturali e integrali offrono un importante contributo alla modulazione dello stress e, di conseguenza, al miglioramento della qualità e della quantità del sonno ristoratore. Questo risultato è promosso dalla presenza nel cibo vegetale di micronutrienti come vitamine, sali minerali, fitochimici ad azione antiossidante ed enzimi che facilitano la digestione. Ad esempio, calcio, magnesio e potassio, minerali di cui il cibo vegetale integrale è particolarmente ricco, hanno azioni rilassanti sul sistema nervoso e sul tono muscolare.

I benefici della dieta vegetale

L’alimentazione vegetale, ricca di nutrienti, antiossidanti e fibre, può aiutarti a dormire meglio in vari modi:

  • Triptofano e regolazione del ciclo sonno-veglia: Alimenti come legumi, arachidi, spirulina e semi di sesamo sono ricchi di triptofano, un amminoacido essenziale precursore della serotonina e della melatonina, ormoni chiave per la regolazione del ciclo sonno-veglia. Consumare cibi ricchi di triptofano nelle ore serali aiuta a favorire un rilassamento naturale e a predisporre il corpo al riposo notturno.

  • Melatonina naturale: Alcuni alimenti vegetali, come la frutta secca oleosa (noci, mandorle), frutta dolce (mele, ananas, banane, agrumi, amarena) e cereali (riso integrale, avena), contengono melatonina naturale ed altre sostanze fitochimiche che favoriscono il ritmo circadiano e un sonno ristoratore. Il consumo regolare di questi alimenti può contribuire a migliorare la qualità del sonno in modo naturale.

  • Azione anti-infiammatoria: Una dieta ricca di frutta, verdura e legumi aiuta a ridurre l’infiammazione sistemica, spesso collegata a disturbi del sonno. Spezie come la curcuma e lo zenzero contribuiscono ulteriormente al benessere, riducendo l’accumulo di tossine e migliorando la circolazione sanguigna, due fattori essenziali per un sonno rigenerante.
  • Salute intestinale e qualità del sonno: Un microbiota equilibrato è strettamente connesso al benessere psicologico e al sonno. Cibi ricchi di fibre, come cereali integrali e verdure a foglia verde, supportano la flora intestinale e possono migliorare la qualità del sonno. L’intestino, infatti, è spesso definito il “secondo cervello” per il suo ruolo cruciale nella produzione di neurotrasmettitori che regolano l’umore e il rilassamento.
  • Evitare stimolanti prima di dormire: Caffè, tè nero, bevande energetiche e cibi ricchi di zuccheri possono avere un effetto stimolante sul sistema nervoso, rendendo più difficile addormentarsi. Sostituire queste abitudini con tisane rilassanti a base di camomilla, valeriana o passiflora può aiutare a preparare il corpo al sonno. Secondo il Dott. Michele Riefoli, è meglio evitare di assumere arance e integratori di vitamina C alla sera, poiché potrebbero avere un effetto stimolante ostacolando l’addormentamento in soggetti sensibili.

L’importanza di ascoltare il proprio corpo

In occasione della Giornata Mondiale del Sonno, è importante riflettere sull’importanza di dormire bene e sperimentare i benefici di una dieta a base vegetale. Adottare un’alimentazione più consapevole non solo favorisce la salute generale, ma può anche trasformarsi in un valido alleato per notti più serene e ristoratrici, evitando l’assunzione di quei cibi difficilmente digeribili a cui si potrebbe essere intolleranti. Ogni organismo è unico, quindi è sempre consigliabile consultare un professionista per personalizzare il proprio percorso alimentare.

Questa giornata ci ricorda l’importanza di concederci momenti di riposo di qualità. Integrare nella tua routine alimentare cibi che favoriscono il sonno può essere un passo importante verso una vita equilibrata e piena di energia.

 

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