Giornata mondiale del sonno il 17 marzo: ecco le dieci curiosità sul dormire

Dopo i piacevoli sonnellini invernali, dove i più pigri hanno trovato giovamento nelle fredde giornate ecco che con la Primavera si prospetta una sferzata di energia anche se il risveglio dal letargo può portare qualche difficoltà dovuta ai ritmi scombinati e ad una possibile insonnia. “Non a caso è stato scelto il 17 marzo come data per la Giornata mondiale del sonno: un evento annuale che ha lo scopo di richiamare l’attenzione sui disturbi connessi a un’attività che occupa un terzo delle nostre vite, ed è fondamentale per la salute e il benessere” come ci ricorda Luigi Innocenti, uno dei titolari e fondatori di Astro Italia, azienda specialista del riposo su misura, che ha individuato dieci curiosità sul tema del dormire bene.

  1. Il sonnellino dopo pranzo aiuta a dormire bene. Non è un vizio per persone pigre: una pennichella a metà giornata aiuta a rilassarci e ad arrivare alla sera più disposti al sonno notturno. Ma non deve superare i 15-20 minuti.
  2. Le donne dormono poco più degli uomini. Una mezz’ora in tutto: le donne tendono ad andare a dormire un po’ prima e si alzano poco dopo, secondo uno studio dell’Università del Michigan. Le donne risentono di più delle variazioni di luce e stagioni. Man mano che l’età avanza, abitudini maschili e femminili diventano più simili.
  3. È vero che, quando non siamo nel nostro letto, dormiamo peggio. Una ricerca svolta alla Brown University di Providence, USA, e pubblicata su Current Biology ha evidenziato che, quando dormiamo fuori casa, l’emisfero sinistro del nostro cervello è semi-vigile e più attento ai rumori. Per questo, quando si è in hotel, è frequente svegliarsi poco riposati.
  4. Essere mattinieri o tiratardi è questione di genetica. Sono state identificate dagli studiosi quindici regioni del DNA umano direttamente coinvolte nello svolgimento ritmi circadiani, quelli che fanno sì che alcuni di noi siano particolarmente attivi nelle prime ore del giorno e altri, invece, “ingranino” più tardi.
  5. Per cominciare a fare yoga non è mai troppo tardi. Sono noti i benefici dello yoga e della meditazione per il benessere generale e la flessibilità del corpo. Per quanto riguarda la qualità del sonno, sono gli over 50 a ottenere i maggiori vantaggi: non si è mai troppo vecchi per raggiungere il benessere attraverso questi metodi di rilassamento.
  6. Passeggiare favorisce il sonno. Bastano 15 minuti dopo cena e non solo si riuscirà a prendere sonno prima, ma anche la qualità e la durata risulteranno migliorati.
  7. Il caffè aiuta a stare svegli, ma se il debito di sonno è troppo grande perde la sua efficacia. Gli studi dell’American Academy of Sleep Medicine evidenziano che il caffè perde il suo potere stimolante dopo solo due nottate con poche ore di sonno. Si sperimenta solo un effetto placebo.

Ma la differenza più grande può farla il supporto su cui si riposa. “Al di là di queste curiosità e consigli, ognuno di noi sentirà i disturbi di stagione in modo diverso –conclude Innocenti–. Il sonno è una faccenda personale: non esiste la ricetta universalmente giusta per addormentarsi, ciascuno ha i suoi orari, il suo numero ideale di ore di sonno, ciascuno ha le sue preferenze in termini di materasso, che è migliore quando è realizzato su misura”. Quindi il miglior consiglio è proprio quello di ascoltare il proprio corpo, dare attenzione ai suoi segnali e assecondarne le esigenze.

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