Dimmi che sangue hai e ti preparo da mangiare: la dieta dei gruppi sanguigni fa il sold out

Si chiama Dieta dei gruppi sanguigni e ieri pomeriggio, il seminario a riguardo organizzato a Fano dal Dottor Pietro Mozzi, ha segnato il tutto esaurito con oltre 500 partecipanti paganti. Il titolo dell’incontro è stato ‘Si può guarire’, ed ha suscitato grande attesa per sentire parlare il nuovo guru della dieta. Durante l’evento sono state molte le testimonianze sulla dieta e moltissime le domande sul regime alimentare ideato negli anni 50 in America e riadattata per la nostra cultura culinaria dal dott. Mozzi (non risulta iscritto in nessun Ordine dei Medici in Italia).

Inutile dire che anche i libri in vendita durante la giornata sono andati a ruba: il più acquistato ‘La dieta del dottor Mozzi. Gruppi sanguigni e combinazioni alimentari’ edito dalla sua Coop Mogliazze oltre ai libri di ricette.

Leggiamo su Internet i pareri di medici specialistici in merito alla dieta dei gruppi sanguigni:

«Il signor Mozzi, è famoso per alcune diete, tutte prive della minima base scientifica, ma assai cariche di aspetti magici e tribalistici. Le due più famose e pubblicizzate sono quella dei gruppi sanguigni e quella dell’esclusione del glutine», spiega il dottor Massimiliano Petrelli, Endocrinologo, diabetologo, past president Adi Marche (Associazione dietetica e nutrizione clinica italiana). «Quella dei gruppi sanguigni nasce dal presupposto sbagliato che il gruppo sanguigno sarebbe un attore protagonista del sistema immunitario (invece ne è una vittima) e che determinati cibi scatenerebbero una reazione immunitaria o infiammatoria in base al gruppo sanguigno che reagirebbe come contro un virus o corpo estraneo. La dieta priva di glutine invece è obbligatoria per i pazienti celiaci (che per la cronaca possono avere qualsiasi gruppo sanguigno) e per chi ha le Ige anti glutine, ma è assolutamente dannosa per chi non ha queste patologie».

Sta di fatto che per molti la dieta però funziona.

«Qualsiasi cambiamento nel regime alimentare porta nei primi 15-30 giorni ad un cambio del metabolismo che porta ad una perdita di peso di 2-4 chili. Ecco perché anche la dieta del minestrone, dell’uva, dell’ananas funzionano. Ma cosa abbiamo perso (grasso, acqua o muscolo) e cosa succede nel tempo? Non andate a caccia di diete magiche, la miglior dieta è quella mediterranea: mangiare tutti gli alimenti, alla giusta dose e fare attività fisica. Affidarsi solo a medici specialisti in ‘Scienza dell’alimentazione’ o ‘Endocrinologia ad indirizzo metabolico’ evita di scoprire a posteriori i danni di diete errate».

 

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